"INVIATI SENZA POTERI, IL REGIME LI USERA' PER LEGITTIMARSI"

MADRID - L'Europa, impressionata, sconcertata, timorosa, può fare poco contro la barbarie che si è impadronita della vicina Algeria. Non è lecito attendersi grandi cose dalla prossima visita esplorativa dalla troika dell'Unione Europea: le autorità algerine hanno permesso la missione perchè non volevano sembrare completamrnte "chiuse" verso la comunità internazionale, però pretendono che la visita sia inquadrata nell'ambito della lotta contro il terrorismo. In questo senso l'arrivo dei tre rappresentanti dei tre rappresentanti comunutari verrà presentato dal governo di Algeri come un appoggio alla sua politica. I tre non potranno porre domande imbarazzanti sui massacri, non potranno parlare di aiuti umanitari e nemmeno di apertura di dialogo politico con tutti coloro che rifuggono dalla violenza. Eppure la via del patto fra le forze democratiche è l'unica possibile."

Geman Martin Munoz è la massima esperta di mondo arabo oggi in Spagna, un Paese che ha un'attenzione particolare verso la riva sud del Mediterraneo. Insegna sociologia del mondo arabo e islamico all'Università autonoma di Madrid e dal suo osservatorio giudica che la missione dei tre rappresentanti europei, incaricati di sondare le possibilità di un avvio di dialogo, dispone di scarso margine di manovra.

Dal 30 dicembre, primo giorno del Ramadan, sono stati assassinati quasi 1500 civili, in maggioranza donne, bambini, anziani. Il Ramadan, mese sacro del calendario musulmano, vede scorrere fiumi di sangue. Perchè?

In Algeria ogni Ramadan porta con sé un aumento della violenza da quando si è aperto questo conflitto civile. Inoltre questo Ramadam coincide col sesto anniversario dell'annullamento delle elezioni che il Fronte Islamico di Salvezza (Fis) aveva praticamente vinto al primo turno. Fu l'annullamento del risultato delle urne da parte dei militari a dare il via alla lotta armata degli integralisti. Il Ramadan è il mese della purificazione e dovrebbe essere il mese della tregua..."

Invece gli assassini si scatenano come belve la sera, dopo il ftur, il momento in cui si rompe il digiuno, per essere sicuri di trovare le famiglie al completo attorno al desco. Ipotizzando che i massacri siano opera di islamici fanatici, non è come se volessero vendicarsi di un popolo che non li ha sostenuti nella lotta contro gli "empi tiranni ", come definivano il regime militare?

I TRE NON POTRANNO PORRE DOMANDE IMBARAZZANTI NE' INCITARE AL DIALOGO, LA SOLA SOLUZIONE "

" Le ultime mattanze paiono senza una apparente logica politica però la componente di cui lei parla può esistere. Sembra che l'unico che l'unico fine sia quello di distruggere, in circostanze atroci, molte vite umane, quasi per far numero, magari in villaggi o quartieri passati, nella particolare ottica degli integralisti più radicali, agli "infedeli" e ai collaborazionisti del regime. Si tratta di uno scontro all'ultimo sangue fra due ideologie opposte e l'oligarchia del potere militare pensa di vincerlo senza fare concessioni all'opposizione. La escalation terrorista in zone diverse dal famigerato triangolo della morte (Algeri, Medea, Blida) dimostra che l'ottimismo ufficiale è fuori luogo".

Voci indipendenti coinvolgono squadre della morte delle forze di sicurezza che compirebbero stragi spacciandosi per integralisti grazie a travestimenti. I Gruppi Islamici armati (Gia) sarebbero infiltrati dalle forze di sicurezza. Quale fondamento hanno queste voci?

"E' difficile saperlo perchè il conflitto è in pratica senza immagini e senza notizie certe. Perfino sul numero dei morti ci sono notizie divergenti fra i giornali, a lungo sottoposti a stretta censura, e le autorità . La selezione delle informazioni è filtrata attraverso fonti ufficiali e le fonti ufficiali sono implicate nel conflitto...E' certo che i Gia vogliono dare un'immagine dell'Islam che è di crudele ferocia quasi intendessero stimolare delle reazioni forti: Ed è altrettanto certo che i Gia sono un amalgama di molte componenti".