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Partito Radicale Hands - 15 gennaio 1998
PER SALVARE LA TUCKER MOZIONI A CAMERA E SENATO
ANSA Tre mozioni presentate rispettivamente alla Camera, al Senato e al Parlamento Europeo, una manifestazione davanti all'Ambasciata americana fissata per sabato prossimo e una visita nel braccio della morte in Texas. Sono le iniziative promosse dall'associazione Nessuno tocchi Caino e accolte da parlamentari di diversi partiti, tutte donne, per salvare Karla Faye Tucker, condananta a morte in Texas per un omicidio commesso 14 anni fa, la cui esecuzione è prevista per il 3 febbraio. Iniziative che partono da un singolo caso con l'intento però di attirare l'attenzione sulla pena di morte, anche attraverso un'altra mozione sulla moratoria delle esecuzioni.

Sul caso Tucker, invece, come hanno avvertito, nel corso della conferenza stampa, alcune delle prime firmatarie delle mozioni alla Camera e al Senato i tempi sono piuttosto stretti. E un appello al Presidente della Camera affichè entro il 20 gennaio metta la mozione all'ordine del giorno è arrivato da Fulvia Bandoli (PDS), mentre Giovanna Melandri ha ricordato la "furia punitiva" che si sta riaccendendo negli Stati Uniti e in particolare in Texas, e non risparmia neanche i minori. "Attualmente - ha detto - negli USA sono detenuti in attesa di essere giustiziati 58 minori, il 43 per cento dei quali in Texas" e ancora: "Dal '66 ad oggi ci sono state 9 esecuzioni capitali, cinque delle quali in Texas". Presenti all'incotnro anche Tiziana Maiolo (FI) e Francesca Scopelliti (FI), che ha firmato la mozione per il Senato ed ha ricordato come "Grazie alla costante azione di Nessuno tocchi Caino l'Italia è diventata portavoce della protesta contro la pena di morte". Tutte donne dunque tra le prime firmatarie dell

a mozione, anche se assicurano di non avere accolto l'iniziativa solo perché si tratta di una donna, ma piuttosto perché si tratta di una persona condannata a morte. E' vero che una donna non viene giustiziata in Texas dal 1863, ma è anche vero che in America secondo Fulvia Bandoli "Si può uccidere un handicappato, si può uccidere un minore e si può uccidere una donna che dopo 14 anni non è più la stessa, si può uccidere, in sostanza, chiunque abbia ucciso". Una prima risposta comunque, per la Tucker potrebbe arrivare proprio oggi con la discussione al Parlamento Europeo della prima mozione. Tiziana Maiolo ha invitato comunuqe "a non fare i primi della classe, perché lo Stato ha tanti modi di uccidere, anche in Italia, con le carcerazioni pesanti o episodi come quello di Gargano, il giovane che tene in ostaggio alcune persone in banca". E Sergio D'Elia di Nessuno tocchi Caino ha ricordato come, contrariamente al caso O'Dell, questa volta la protesta è partita proprio dall'America e non dal nostro paese.

Stralci dal take dell'ADN KRONOS - MOBILITAZIONE ITALIANA PER LA TUCKER

Seguito con enorme interesse negli Stati Unttitanto che il noto anchorman della Cnn Larry King, per la prima volta è entrato in un braccio della morte ed ha intervistato la donna, il caso Tucker ha aperto un confronto tra gli stessi americani, "E' lo scontro tra laconcezione retributica della pena e quella riabilitativa - ha detto Sergio D'Elia.

Attualmente nei bracci della morte delle carceri statunitensi si trovano 48 donne su un totale di 3.200 condannati. La Tucker è la prima donna che sarà giustiziata in Texas dal 1863, ma dalla reintroduzione nel 1976 negli USA vi è stata una sola esecuzione di una donna, Velma Barfield, il 2 novembre del 1984 nel Nord Carolina. Oltre alla Tucker per altre due donne è stata fissata la data dell'esecuzione: Debra Jean Milke, detenuta in Arizona, la cui condanna dovrà essere eseguita il 29 gennaio e Judi Buoenoano, detenuta in Florida, la cui esecuzione è per il 30 marzo.

 
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