"UNA SINISTRA STRABICA ED IPOCRITA RAFFORZA LE RAGIONI DELL'ANTICOMUNISMO DEL 2000".
VOLANTINAGGIO RADICALE DAVANTI AL MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA DI TORINO, IN OCCASIONE DELL'APERTURA DI UNA RASSEGNA DI FILM CINESI.
Giulio Manfredi, esponente del Partito Radicale, ha dichiarato:
"Le organizzazioni tibetane in esilio informano che cinque bambini sono morti assiderati sull'Himalaya nel tentativo di espatriare dal Tibet nel Nepal; ogni inverno sono tremila i tibetani che tentano la fuga, approffittando dei minori controlli dei soldati cinesi. E migliaia sono i cubani che hanno tentato e tentano di fuggire dall' "isola di sogno", che è tale, naturalmente, solo per i turisti in cerca di amori facili: abbasso la Cuba di Batista, bordello di lusso degli USA, viva la Cuba di Castro, bordello a prezzi modici per le comitive turistiche europee!
La sinistra post-comunista italiana s'interroga, finalmente, sui milioni di morti prodotti da settant'anni di comunismo, ma evita di vedere le vittime, qui ed ora, degli ultimi regimi comunisti rimasti. La sinistra italina si dispera per i profughi curdi, ma non dice una parola, non versa una lacrima per i profughi tibetani e cubani. La sinistra post-comunista italiana manifesta per Silvia Baraldini, incarcerata negli USA, ma tace sui seicentomila detenuti nei "laogai", i campi di concentramento cinesi, sulle migliaia di prigionieri politici nelle carceri di Castro.
Il silenzio e l'ignavia della sinistra post-comunista devono rafforzare le ragioni di chi intende essere anticomunista, qui ed ora, in nome di quei valori liberali per cui è stato ed è antifascista.
I militanti del Partito Radicale transnazionale e transpartito saranno domani, venerdì 23 gennaio, alle ore 20,30, davanti al Museo nazionale del Cinema di Torino, per informare gli spettatori della rassegna di film cinesi sulla campagna in atto "per la libertà del Tibet e la democrazia in Cina, per la liberazione del Panchen Lama e per l'assegnazione del Premio Nobel per la Pace 1998 ai dissidenti cinesi Wej Jingsheng e Wang Dan".
Torino, 22 gennaio 1998