COMUNICATO DEL CORA-COORDINAMENTO RADICALE ANTIPROIBIZIONISTA(Rif. ANSA delle 13.18: "Droga: Rapporto Onu '97; frenare spinte...")
L'Organo internazionale per il controllo della droga dell'ONU (INCB), nel suo rapporto 1997, "richiama" i governi a frenare le tendenze verso la liberalizzazione e a contrastare le spinte di un ambiente "tollerante e permissivo verso l'assunzione di droga". L'INCB e' preoccupato dalla "offensiva" dei fautori della legalizzazione, che starebbero "influenzando i legislatori", e dalla "proliferazione" dei programmi di somministrazione controllata di eroina. Secondo l'INCB, che critica le campagne focalizzate solo sulla riduzione del danno, "gli sforzi saranno meno efficaci se i programmi di riduzione della domanda saranno indeboliti dalla perorazione della legalizzazione delle droghe".
Evidentemente, i talebani antidroga dell'ONU, ispirati dal loro ayatollah Pino Arlacchi, recentemente folgorato sulla via di Kabul, hanno deciso di fare dell'intolleranza e dell'intimidazione il segno della propria politica. Intolleranza e intimidazione con cui impedire - in vista della prossima sessione speciale sulle droghe dell'Assemblea generale dell'ONU - anche solo che si discuta delle possibili alternative ad una politica criminale che impone ogni giorno alla collettivita' il conto salato dei suoi disastri.
Nemmeno il rapporto dell'INCB, dopo quello dell'UNDCP pubblicato l'anno scorso, puo' pero' nascondere che ovunque la produzione, il traffico, l'uso e l'abuso di sostanze illegali e' in aumento, con l'inevitabile corollario fatto di criminalita', corruzione, instabilita' sociale, malattie, degrado e morte. A tutto questo i talebani antidroga dell'ONU e il loro ayatollah Arlacchi non sanno far altro che continuare ad opporre la loro intollerante ottusita'.