("La Stampa"di oggi, Giuseppe Zaccaria)"Belgrado- Prima o poi doveva accadere, è successo nel momento peggiore: proprio mentre la crisi del Kosovo si fa più rovente (ieri altri cinque morti) Vojslav Seselj,il <>, acquista poteri di governo...Il nuovo governo di Serbai è nato a mezzogiorno edil suo vicepremer è Seselj, l'ex capo-banda, il <> cetnico, l'uomo che gli Stati Uniti definiscono un fascista, l'amico di Zhirinovskij e di Le Pen. L'uomo che predicava il bombardamento dell'Italia e oggi l'isolamento della Jugoslavia dall'Occidente.<>. La forza delle convenienze politiche ha triturato ogni opposizione: il nuovo governo è passato con 169 voti contro 49. Primo ministro è Mirko Marjanovic, accorto esecutore di più autorevoli volontà, ma Seselj e i suoi acquistano un ruolo decisivo. Due vicepremier su quattro (oltre a Seselj c'è anche Tomislav Nikolic), quattordici ministeri su trentacinque, fra cui quello dell'Informazione.Questa non è solo una svolta politica, è l'edificazione di un muro. La coalizione di sinistra (<>, il partito di Milosevic, e <>, quello della moglie Mira) assieme hanno 110 seggi, i radicali lo appoggiano con 82 deputati e alle opposizioni, per giunta divise, restano solo 58 voti.... Proprio ieri, a Prisitna, Ibrahim Rugova ha nominato una commissione per le <>: adesso gli toccherà trattare con Seselj. Le idee del <> sono troppo note perchè qualcuno coltivasse illusioni, ma ad ogni buon conto lui le ha ribadite subito dopo l'elezione: <>.Qualche mese fa, alla vigilia delle elezioni serbe, a chi gli chiedeva se gli albanesi del Kosovo avessero potuto studiare nella loro lingua, Seselj aveva risposto secco: <>. Ecco duqnue l'Uomo Nuovo, il demagogo dietro cui l'intera Serbai rischia la deriva. Il presidente federale Milosevic osserva dall'alto, pregustando forse il giorno in cui grazie a simili governanti in Serbia lui potrà nuovamente atteggiarsi a mediatore, costruttore di pace.Uno dei maggiori responsabili di questa scelta è Vuk Draskovic, ex interventista, ex democratico, ex stampella di Milosevic ed oggi nuovamente sospinto fuori dal potere. Prima che a Seselj l'alleanza era stata offerta al suo "Partito del rinnovamento", ma le richieste sono state giudicate troppo esose...".
Sempre su "La Stampa" leggo: "...Prima di volare da Primakov, la Albright ha avuto un incontro riservato con don Vincenzo Paglia.<> dice il patron della Comunità (di Santi'Egidio)...".Anche Seselj è disponibile all' <> di kosovari, Don Paglia può essere soddisfatto.... Anche Dini sarà sicuramente soddisfatto per gli 800 miliardi elargiti l'anno scorso per la privatizzazione della Telecom serba; il ministero dell'Informazione di Sesely ha ora a disposizione telefoni che funzionano!Dal "Sole 24ore" di oggi: "...Vojslav Seselj, l'uomo che in Croazia e in Bosnia guidò la formazione paramilitare delle "aquile bianche", accusate di numerosissimi crimini di guerra. Un <> - così lo ha definito qualche mese fa il Dipartimento di Stato americano - che molto probabilmente figura nell'elenco segreto del tribunale internazionale dell'Aja. Sembra quasi che Milosevic stia facendo di tutto per costringere il Gruppo di contatto a reagire duramente, per poter scaricare sulla comunità internazionale la responsabilità di un tracollo economico annunciato e per ricompattare il consenso dell'opinione pubblica serba con una nuova ondata di nazionalismo. Vittime designate, questa volta, gli albanesi del Kosovo...Dalle cancellerie occidentali di Belgrado trapela grande preoccupazione. L'avvento al potere di Seselj non solo potrebbe far precipitare la crisi nel Kosovo,ma rischia anche di rimettere in discussione il processo di pace in Bosnia. L'ultranazionalista che qualche anno fa minacciò di lanciare missili contro l'Italia perchè ospita basi aeree americane, appoggia apertamente la leadership dei falchi di Pale e non ha mai riconosciuto gli accordi di Dayton....Intanto il risultato delle elezioni (non riconosciute) degli albanesi kosovari, svolte domenica, ha dato il 99% dei voti a Ibrahim Rugova, leader della Lega Democratica del Kosovo." (Elena Ragusin).
Sarà per paura delle minacce di Seselj che Rifondazione Comunista ha manifestato venti giorni fa ad Aviano per chiedere la chiusura della base americana?! Alla tv ho visto, accanto alle bandiere rosse, sventolare bandiere serbe.....Vergogna!