MONITO AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO: ACCOLGA LA PROPOSTA O
Per la prima volta in trent'anni il Movimento radicale nel suo insieme è pronto a secondare e animare manifestazioni comuni di militanti che decidessero di usare anche l'arma dello sciopero della sete, in vista del possibile rifiuto del Governo di far proprio con decreto la proposta legislativa dei Presidenti Cossiga e Leone, dei Senatori a vita Giovanni Agnelli, Carlo Bo, Norberto Bobbio, Paolo Emilio Taviani, Leo Valiani , Carlo Scognamiglio, sostenuta dai Presidenti emeriti della Corte Costituzionale, coerente con univoci atti parlamentari, con espressioni pressoché unanimi di forte e straordinario apprezzamento per "Radio Parlamento" quale realizzata da Radio Radicale.
Lo sciopero della sete costituisce il punto più alto e drammatico dell'alternativa nonviolenta alla ribellione anche violenta contro violazioni della legalità e dei diritti umani, postulata come legittima sia dal pensiero liberale che da quello democratico.
Esso è stato praticato fin qui, con regolare puntualità, da Marco Pannella, nel corso degli ultimi due decenni; e solo eccezionalmente da altri militanti della nonviolenza italiana, e solo italiana.
In condizioni di buona salute, pochissimi sono i giorni di sciopero della sete sopportati e sopportabili dal corpo umano. Per questo (e per i suoi pericoli immediati in caso di non buone condizioni di salute) il Movimento radicale ha sempre guardato con grande prudenza e vegliato perché non fosse praticato che in casi estremi all'uso di questa arma nonviolenta.
IL MOVIMENTO CHE SI E VENUTO FORMANDO A PARTIRE DALLA LOTTA IN DIFESA DEL DIRITTO E DELL'INFORMAZIONE IN QUEST'ULTIMO SEMESTRE LANCIA UN MONITO PUBBLICO AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO: LA RESPONSABILITA DI QUANTO STA PER ACCADERE E IN PRIMO LUOGO SUA, NEL BENE O NEL MALE, RESTAURANDO LEGALITA E COERENZA DI IMPEGNI O RIFIUTANDO DI FARLO, COM'E ORMAI NON SOLAMENTE SUO DOVERE, MA ANCHE SUO OBBLIGO.
LO STRUMENTO GLI E OFFERTO NON DA NOI: MA CI E OFFERTO, ALL'UNO E ALL'ALTRA PARTE, DA ALTRI, DAI PRESENTATORI DELLA SUDDETTA PROPOSTA LEGISLATIVA, SENZA PRECEDENTI PER AUTORITA DI GRUPPO E PER PRESTIGIO.