COMMISSIONE ONU SUI DIRITTI UMANI: INTERVENTO DEL PARTITO RADICALE PERCHE' SI AFFRONTI CON REALISMO E CON URGENZA IL PROBLEMA DELLA COMUNICAZIONE LINGUISTICA. TRA ISTITUZIONI E INDIVIDUI, TRA INDIVIDUI, NELLE ISTITUZIONI. LA PROPOSTA DELL'ESPERANTO
Roma-Ginevra, 10 aprile 1998. Il Partito Radicale ha sollevato a Ginevra il problema della comunicazione linguistica nelle istituzioni, tra i cittadini, nei rapporti tra individui e istituzioni.
Nella sua veste di ONG di Ia Categoria, il Partito Radicale è intervento sottolineato la necessità politica di prendere atto della necessità di governare, nella globalizzazione, il problema della comunicazione linguistica.
"Il sistema ONU lavora con 6 lingue, e si tratta di una scelta tutt'altro che neutra o meramente tecnica. D'altra parte il Parlamento Europeo ha 11 lingue di lavoro, che diventeranno presto oltre venti, a seguito dell'allargamento UE e la situazione diventerà del tutto ingovernabile.
"E' giunto il momento - hanno dichiarato i radicali - di trovare soluzioni che preservino le diversità linguistiche e culturali, che favoriscano la comunicazione tra gli individui, quella tra individui e istituzioni, e che facilitino la comunicazione nelle Nazioni Unite e tra l'ONU e gli individui."
I radicali hanno proposto che come primo passo venga scelta una lingua di riferimento giuridico, cui segua un'opera che favorisca e sostenga l'insegnamento di una lingua internazionale nel mondo intero. La lingua internazionale Esperanto ha le caratteristiche per assolvere a questa necessità.
"O la globalizzazione - hanno concluso i radicali a Ginevra - troverà risposte e soluzioni politiche al problema fondamentale della comunicazione tra individui, o questa approfondirà le sproporzioni, e metterà in pericolo i livelli di democrazia".
Partito Radicale
Tel. 689.791
Fax. 6880.5396