Molte Agenzie di stampa riportano la notizia della liberazione del dissidente cinese Wang Dan; ne riportiamo alcuni stralci dalle agenzie ANSA-AFP-REUTERS:CINA, DISSIDENTI: LIBERATO WANG DAN
Hong Kong - Il piu' importante prigioniero politico cinese, Wang Dan, e' stato liberato e ha lasciato la Cina per gli Stati Uniti. Lo ha annunciato la radio governativa di Hong Kong citando dichiarazioni della madre del dissidente. La notizia e' stata confermata a Pechino dall'agenzia Nuova Cina, secondo la quale Wang Dan si e' recato in America per sottoporsi a cure mediche.
Pechino - Lo ha confermato un dissidente vicino alla sua famiglia dopo che la radio governativa di Hong Kong RTHK aveva annunciato la sua partenza seguita a ruota dall'agenzia Nuova Cina.
Xu Liangying ha precisato di essere stato informato della liberazione e dell'espulsione dell'ex leader studentesco che diresse manifestazioni per la democrazia sulla piazza Tiananmen nell''89 - per cui stava scontando una condanna 11 anni di reclusione - dalla madre di Wang che gli ha telefonato.
WANG DAN E' DIRETTO A DETROIT
Pechino - L'aereo che ha lasciato Pechino questa mattina con a bordo il dissidente Wang Dan e' diretto a Detroit negli Usa, si apprende da fonti non ufficiali. La madre del dissidente ha detto di essere stata condotta ieri, assieme al marito, nella provincia di Liaoning per visitare il figlio 29enne e che la' sono stati informati che questa mattina sarebbe stato fatto partire per gli Stati Uniti. Questa mattina l'ultimo incontro all'aeroporto di Pechino. ''Intende studiare e vuole anche sottoporsi a esami medici, ma ha detto che spera di ritornare un giorno nel suo Paese'', ha detto la donna.
L'agenzia Nuova Cina ha diffuso la notizia della liberazione di Wang Dan e della sua espulsione verso gli Stati Uniti per ragioni mediche citando il ministero della Giustizia. Il dissidente, capo degli studenti che manifestavano nella primavera '89 sulla piazza Tiananmen e' stato fatto salire sul volo NW88 della compagnia americana Northwest Airlines per Detroit, esattamente come avvenne il 16 novembre scorso quando un altro dissidente celebre, Wei Jingsheng, venne anche lui liberato per ragioni mediche dopo 18 anni di carcere e subito inviato in America. Wang Dan ha gia' scontato quattro anni di carcere dopo la repressione della Primavera dell''89; era stato condannato nel 1996 a 11 anni di reclusione per ''tentata sovversione''. Nel febbraio scorso i suoi genitori avevano chiesto al presidente cinese Zemin di liberarlo per motivi di salute sostenendo che dormiva solo due ore al giorno, aveva disturbi della vista e soffriva di emicrania da un anno.
Piccolo, magrissimo e timido, Wang Dan, 29 anni, e' stato l'organizzatore della Federazione autonoma degli studenti di Pechino durante il movimento democratico del 1989 violentemente represso dall'esercito. Arrestato nel luglio 1989 e condannato a quattro anni di carcere, venne rilasciato nel febbraio 1993 con sei mesi di anticipo per ''buona condotta''. Mai riammesso all'universita' di Pechino, da dove era stato espulso dopo l'arresto, appena uscito dal carcere ha cominciato un corso per corrispondenza con un'universita' americana. Ha pubblicato articoli di contenuto politico su varie riviste di Hong Kong e ha firmato o organizzato numerose petizioni con la richiesta del rilascio dei detenuti politici, della democratizzazione del sistema e della revisione del giudizio sulle dimostrazioni del 1989, condannate dal governo come 'controrivoluzionarie'. Fermato nel maggio 1995, e' stato detenuto per quasi 17 mesi senza essere incriminato e senza alcuna comunicazione alla famiglia. Nell'ottobre 199
6 e' stato condannato a 11 anni di carcere con l'accusa di sovversione.
Da allora e' stato rinchiuso in un centro di detenzione a Jinzhou, nel nord est, a un giorno di treno da Pechino. Le sue condizioni di salute sono andate deteriorandosi: oltre a disturbi alle vie respiratorie e alla prostata, negli ultimi tempi Wang Dan e' stato afflitto da un costante mal di testa che ha fatto sospettare la presenza di un tumore, ma non e' stato sottoposto ai necessari esami neurologici. La famiglia e numerosi altri dissidenti hanno lanciato appelli per il suo rilascio per ragioni di salute, soprattutto dopo il rilascio con tale motivazione di Wei Jingsheng, il padre del dissenso cinese, avvenuto il 16 novembre scorso. La sua famiglia si e' rivolta all'Assemblea del Popolo (parlamento), al capo dello stato Jiang Zemin e alla commissione dell'Onu per i diritti umani.
L'aereo con a bordo il dissidente, volo NW88 della compagnia Usa Northwest Airlines, ha lasciato Pechino alle 9.00 di questa mattina (le 3.00 in Italia) diretto a Detroit, negli Stati Uniti.
Washington - La Casa Bianca e' ''molto soddisfatta'' per la liberazione del dissidente Wang Dan ad opera del governo cinese. Lo ha affermato oggi un portavoce presidenziale. ''Parliamo con i cinesi dei diritti dell'uomo e dei dissidenti da lungo tempo. Abbiamo detto loro che per noi e' una questione molto importante e siamo molto soddisfatti'' della liberazione. Il portavoce non ha indicato quale sara' la destinazione finale di Wang Dan negli Stati Uniti
Pechino - La liberazione del dissidente Wang Dan e' ''un regalo per Clinton'' da parte del governo cinese, in vista della visita che il presidente americano compira' in Cina il mese prossimo, ha detto all'Ansa Frank Lu, fondatore del 'Centro informazioni per i diritti umani in Cina' di Hong Kong. ''Questo non significa affatto che la situazione per i dissidenti in Cina sia migliorata. Al contrario - ha proseguito Frank Lu - la liberazione dei dissidenti piu' famosi, Wei Jingsheng nel novembre scorso e ora Wang Dan, mette in ombra il fatto che tanti altri dissidenti, meno famosi, sono in carcere o nei campi di lavoro e che continuano gli arresti''. ''Sono contento per Wang Dan, ma penso anche che per lui e' una tragedia non poter essere libero nel suo paese'', ha detto ancora Frank Lu, secondo il quale il rilascio e' stato deciso durante la visita in Usa del presidente cinese Jiang Zemin, nell'ottobre scorso. A sua volta Chang Man-kwong, della 'Alleanza per il movimento democratico in C
ina' di Hong Kong' ha dichiarato che con questa decisione ''la Cina vuole far sapere al mondo che sta cambiando, ma non e' vero''.
'NON E' UNA LIBERAZIONE', DICE WEI JINGSHENG
Roma - ''Non si puo' dire che Wang Dan sia stato liberato, perche' non e' stato autorizzato a essere libero nel suo paese''. Sono queste le prime parole con cui il padre della dissidenza cinese Wei Jingsheng ha accolto oggi la notizia della scarcerazione del principale attivista del Movimento democratico sanguinosamente represso a Pechino nel giugno 1989.
Wei, attualmente a Roma su invito del Partito Radicale, ha dichiarato all'Ansa di essere ''estremamente lieto'' per la scarcerazione di Wang Dan, che e' stato espulso verso gli Usa una decina di giorni prima di una visita in Cina del segretario di stato americano Madeleine Albright.
Secondo Wei, la mossa odierna di Pechino ''e' legata in realta' ai rischi di una crisi nelle relazioni sino-americane il mese prossimo, dato che in marzo Camera dei Rappresentanti e Senato hanno votato all'unanimita' contro l'Amministrazione per non avere sostenuto una risoluzione che condannava le violazioni dei diritti umani davanti alla commissione dell'Onu a Ginevra''.
Ora e' dunque probabile che ''l'intero Congresso statunitense si accinga a fare nuove pressioni'' sul presidente Bill Clinton a proposito del rinnovo alla Cina della clausola commerciale delle nazione piu' favorita, ha detto il dissidente.
''Anche il deficit americano nella bilancia commerciale con la Cina sta diventando una fonte di conflitto nelle relazioni fra i due paesi'', ha osservato Wei, aggiungendo che a suo parere Wang Dan e' stato scarcerato proprio per ''tentar di sviare l'attenzione di coloro che vorrebbero esercitare pressioni sui dirigenti cinesi'' in favore di una democratizzazione. Il fatto che Wang sia stato espulso, ha sottolineato Wei, basta da solo a dimostrare che ''non si e' di fronte a un 'ammorbidimento' del sistema cinese'', tanto piu' che la notizia della sua scarcerazione ''coincide con quella dell'arresto e della condanna di numerosi altri attivisti democratici''.
''Non va dimenticato - ha detto Wei - che qualche anno fa anche l'Unione Sovietica e la Rdt praticarono volentieri il gioco delle espulsioni dei dissidenti politici senza che questo significasse una modifica del regime di questi paesi''. Wei ha infine ricordato di avere conosciuto Wang nel 1993, durante un breve periodo in cui entrambi erano fuori dal carcere: ''diventammo buoni amici e spero che ora potremo collaborare bene all'estero'', ha concluso il dissidente
WANG DAN, SOLO TRE ORE CON LA MADRE ALL'AEROPORTO
Pechino - ''E' stato tutto cosi' improvviso'', ha detto oggi alla radio di Hong Kong la madre del dissidente cinese Wang Dang, rilasciato dalla prigione e autorizzato a partire per gli Stati Uniti. La signora Wang Junyun ha detto che ha avuto notizia della liberazione del figlio ieri sera. Questa mattina lo ha potuto vedere per tre ore in una saletta dell'aeroporto di Pechino. ''Aveva un vestito e scarpe nuove, e ha portato con se' tanti libri'', ha detto la madre, rammaricandosi di non avergli portato nulla per il viaggio, perche' non sapeva che sarebbe partito.
Secondo radio Hong Kong, Wang Dan e' accompagnato da un diplomatico statunitense e l'aereo, dopo una sosta a Detroit, dovrebbe proseguire per New York. La Cina ha sempre negato di aver concordato con gli Usa la liberazione del dissidente: ''posso affermare che non esiste alcun accordo del genere'', ha detto il 2 aprile scorso il portavoce del ministero degli esteri Zhu Bangzao, indicando che le decisioni di questo tipo vengono prese dalla magistratura, in base alle vigenti leggi.