Rassegna stampa critica di come i giornali hanno riportato la conferenza stampa del dissidente cinese Wei Jingseng tenutasi ieri alla sede del PR.
CORRIERE DELLA SERA
Neanche una riga.
REPUBBLICA
Negli Esteri
Tre colonne in basso a destra con foto: "Non vi fidate di Pechino"
"i governi occidentali si preoccupano solo di fare affari col governo cinese". Conferenza Stampa organizzata dal PR. Si dà l'appuntamento dell'assemblea del 19 presso la sede del PR. Wei incontrerà le commissioni esteri di Camera e Senato. La ricetta di Deng dittatura + capitalismo non darà stabilità e la concorrenza sleale del lavoro coatto dei prigionieri in Cina minaccia l'occupaziomne dei lavoratori occidentali.
Giudizio: Lavoro onesto col materiale di agenzia, si vede che non erano alla conf stampa.
STAMPA
Negli Esteri
Tre colonne in alto a destra con foto: "Tienanmen tornerà"
Malamente mischiato con la notizia dell'esplosione di una bomba nel sud della Cina il pezzo è frutto di materiale di agenzia. "In Cina la repressione è feroce, ma io sono contrario ad ogni forma di violenza che serve solo a rafforzare il regime, i metodi di passaggio alla democrazia dovranno essere non violenti". Wei denuncia il lavoro schiavistico: "non comprate i prodotti fatti da bambini e da lavoratori coatti". Denuncia della tratta degli organi dei condannati a morte in Cina. Wei, ospite del PR, si ripropone di discutere con i leader italiani della gravità della situazione in Cina, ma la sua agenda è piena di punti interrogativi da confermare: Scalfaro, Dini, Mancino, Violante, D'Alema, Berlusconi, sindacati, confindustria.
Giudizio: Lavoro appena sufficiente ma molto utile per fare pressione sui leader che non lo ricevono.
L'UNITA'
Pag.12. Negli Esteri
Mezza pagina, 6 colonne, con foto: "Il dissidente Wei s'appella all'occidente: premete sulla Cina per i diritti umani"
Conferenza stampa presso la sede del PR. "la frangia democratica all'interno del Partito Comunista Cinese è tanto più debole quanto più i governi occidentali fanno affari con quello cinese invece di premere per il rispetto dei diritti umani. Parlamenti e cittadini dei paesi occidentali appoggiano il popolo cinese per la democrazia, mentre i governi, violando la volontà popolare, fanno affari con quello cinese. E' importante che i colloqui con Pechino non si tengano a porte chiuse perché questo pone il governo cinese al riparo dalle pressioni internazionali. Non conosco il contenuto dei colloqui avuti da D'Alema a Pechino e non esprimo un giudizio. La conservazione del potere comunista è il principale fattore di instabilità in Cina, piutosto che di stabilità. I sindacati occidentali sono propensi ad avere con quelli cinesi dei rapporti simili a quelli dei governi: sono troppo timidi, per paura di provocare reazioni ostili. Wei sottolinea il suo ottimismo per la vittoria finale della democrazia, anche rispetto
ad altri disidenti, la situazione in termini di consapevolezza del popolo cinese è oggi migliore rispetto a quella dell'89. Wei sarà ricevuto da Rutelli e dalle commissioni esteri di Camera e Senato. Richieste di incontri con le massime cariche dello Stato e leader politici, da D'Alema a Berlusconi.
Giudizio: Ottimo. Soprattuto perché utilissimo per fare pressione affinchè Wei venga ricevuto da D'Alema, in primo luogo, e da Cofferati.
IL GIORNALE
Pag. 14. Negli Esteri
Otto colonne, praticamente tutta la pagina dedicata alla Cina, la metà con un pezzo su Wei: "la Cina fa soldi con gli schiavi" ed ¡ con un altro pezzo: "Tienanmen, acqua passata"
Descrizione delle inumane condizioni di prigionia di Wei. Conferenza stampa organizzata dal PR. Sarà ricevuto dalle commissioni esteri del parlamento e da D'Alema, "non ha nascosto la speranza di incontrarsi anche con i vertici delle istituzioni che però non hanno manifestato molta voglia di incontrarlo". La teoria occidentale secondo la quale rinunciare alla denuncia della violazione dei diritti umani in Cina favorirebbe una stabilizzazione del governo ed una progressiva democratizzazione è solo un alibi. E' vero il contrario, come è vero che l'utilizzazione del lavoro schiavistico rappresenta una minaccia per i lavoratori occidentali. L'occidente viola le sue leggi quando acquista prodotti del lavoro coatto.
Giudizio: Ottimo.
IL MANIFESTO
Pag. 11. Negli Esteri
Cinque colonne, praticamente l'intera pagina: "La vostra democrazia si difende anche in Cina". Nel catenaccio: "oggi un incontro pubblico"
"Inserire nel mercato globale un paese che utilizza lavoro schiavistico finirà per danneggiare sia il lavoro, sia la democrazia in occidente. "PR promotore del suo giro in Italia". Dà l'appuntamento dell'assemblea con Wei alla sede del PR (sia ora che indirizzo esatto). "non si devono più accettare incontri a porte chiuse, sono cose terribili quelle che i paesi occidentali accettano rendendosene complici". Questo uomo (Wei) semplice e determinato non è mai voluto scendere a compromessi, è sicuro che la sua causa, e quella del popolo cinese alla fine vincerà, anche se i governi occidentali non hanno mai sostenuto la volontà di democratizzazione della Cina, ma anzi hanno violato la volontà popolare. Secondo Wei è lo stesso modello Deng (dittatura + libero mercato) a contenere dentro di se i germi della sua distruzione, esso infatti produce una piccola elitè di arricchiti mentre centinaia di milioni di persone rimangono a livelli di nutrizione sotto il minimo. Chiusura ottimista sul futuro della Cina.
Giudizio. Ottimo. Da segnalare che la casa editrice de "Il manifesto" è stata l'unica che ha pubblicato un libro di Wei in Italiano [ Wei Jingseng, Rivoluzione e democrazia, collana: "i grandi discorsi", Manifestolibri, Roma 1996. Pg 56, lire 8.000 ]
LA NAZIONE
Richiamo in prima (unico giornale).
Pag. 4. Negli Esteri
Metà pagina, titolo sei colonne: "i miei anni nelle prigioni di Deng". Servizio in 3 colonne
A 24 ore dalla dichiarazione di Ranieri "abbiamo affrontato con fermezza la questione dei diritti umani" appena rientrato, con D'Alema, da Pechino, Wei dichiara: "i politici occidentali sono soliti parlare d'affari a porte chiuse con il governo di Pechino, e poi, al ritorno a casa, sottolineano quanto hanno insistito per i diritti umani. Il pezzo si sofferma a lungo sulle disumanie condizioni di carcerazione di Wei, "liberato nel '97 grazie alle prissioni di USA e PR", ospite di pannella. I governi occidentali non aiutano il popolo cinese. "vorrei parlare" dichiara Wei, "con qualcuno del governo italiano, ma sino ad ora non ho avuto risposte".
Giudizio: Ottimo
IL MESSAGGERO
Negli Esteri. Due colonne in basso a destra: "la Cina ha bisogno di una iforma: la vera democrazia". senza foto.
Si inizia con una inesattezza: "Wei è in italia per cercare sostegno alla campagna del PR a favore della democrazia in Cina. Per il resto si sottolinea la necessità che l'occidente prema su pechino invece di fare affari e che la formula Deng provoca ricchezza solo per pochissimi mentre centinaia di milioni di altri cinesi sono in stato di miseria.
Giudizio: considerando anche che "Il Messaggero" aveva promesso di inserire nell'agenda degli appuntamenti l'assemblea di oggi al partito, cosa che puntualmente ha omesso di fare, il pezzo è veramente mediocre