(ANSA) - PECHINO, 22 APR - Invece ''e' estremamente strano che i dirigenti di governo non abbiano trovato tempo di parlare con me mentre non hanno esitato ad andare fino in Cina per parlare di affari'', ha osservato Wei, che negli Usa e' stato ricevuto dal presidente Bill Clinton, in Francia ha avuto un incontro con il premier Lionel Jospin e in altri paesi europei ha avuto diversi colloqui a livello di ministro degli esteri.
Non bisogna ''continuar ad ascoltare solo la voce degli oppressori'', ha commentato il dissidente, mentre Dupuis ha accusato le televisioni di avere ''largamente ignorato'' la visita dell'ospite.
Secondo il dirigente radicale, in realta' ''la non fermezza'' con la Cina sul piano dei principii ''non paga'' e una ''posizione piu' dura nel dialogo finisce per fruttare migliori condizioni anche nei rapporti economici''.
Quanto alle ultime notizie da Pechino, Wei ha indicato come dimostrazione delle sue tesi la condanna di un altro dissidente, Wang Tingjin, mentre ha confermato di essersi gia' accordato per collaborare con Wang Dan, l''eroe della Tianan men' recentemente scarcerato in vista del prossimo viaggio di Clinton in Cina.
Interrogato infine sulle possibilita' di un viaggio a Roma dei due vescovi invitati dal papa, Wei si e' detto certo che non sara' consentito loro l'espatrio.