(AGI/AP) - Pechino, 23 apr. - Koo non ha piu' avuto contatti diretti con il proprio omologo cinese, Wang Daohan, fin dal '93; ed e' dal '95 che Pechino e Taipei hanno interrotto ogni tipo di dialogo. Allora fu la visita ufficiale negli Stati Uniti del presidente taiwanese Lee Teng-hui che mando' su tutte le furie la Cina Popolare, secondo cui l'isola non e' che una provincia ribelle. Jan rimarra' a Pechino per due giorni: la sua missione, resa possibile da un fitto lavorio diplomatico durato per mesi, e' stata possibile solo dopo che gli interlocutori continentali hanno rinunciato alla pretesa di discutere subito sulle prospettive di riunificazione tra i due Paesi.
Taiwan esige infatti di affrontare preliminarmente questioni circoscritte e concrete, come il contenzioso sulla pesca e garanzie relative ai propri investimenti; una volta che si registrassero progressi su questi temi, allora l'atmosfera potrebbe diventare abbastanza distesa da permettere di passare a problemi di schietta natura politica. All'arrivo a Pechino Jan ha dichiarato di sperare in una "nuova primavera" nei rapporti reciproci. Le previsioni sono comunque nel senso che, prima di una visita di Koo, occorreranno ulteriori pre-negoziati.