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Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Roma - 27 aprile 1998
Interrogazione del senatore Valentino Martelli (Alleanza Nazionale) sulla visita di Wei Jingsheng in Italia

MARTELLI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro degli affari esteri e per gli italiani

all'estero. - Premesso:

che, in data odierna, il quotidiano "Il Giornale" riportava un articolo dal titolo "Il gigante cinese e i nani

d'Italia" riguardante il dissidente cinese Wei Jingsheng, "un piccolo grande uomo" che nel mondo

rappresenta un simbolo della libertà e della lotta per i diritti umani;

che Wei Jingsheng è stato candidato al Premio Nobel e gli sono stati assegnati sia il Premio Robert

Kennedy per i diritti umani sia il Premio Olof Palme (con la motivazione "di essere un semplice cittadino

che sfida un sistema inumano"), sia nel 1996 il Premio Sacharov del Parlamento europeo;

che, dopo avere passato la maggior parte della sua vita in carcere in conseguenza della sua lotta a difesa

dei diritti civili, è stato infine - in seguito a pressioni americane ed europee, ma non italiane - liberato ed

espulso dalla Repubblica popolare cinese;

che la sua storia dovrebbe essere conosciuta da tutti, dal momento che è un simbolo del XX secolo;

che le più alte cariche dello Stato non perdono occasione per manifestare le loro altissime riflessioni sui

"valori" anche in vista del prossimo 25 aprile;

che Wei Jingsheng è stato ricevuto da tutti i governi europei e, personalmente, dal premier francese Jospin

e dal Presidente americano Clinton,

l'interrogante chiede di sapere se corrisponda a verità il fatto che tutti i rappresentanti del Governo e dello

Stato italiano si siano rifiutati di incontrarlo per mancanza di tempo - e forse sarebbero bastati venti minuti -

oppure se si siano rifiutati per non disturbare i contratti commerciali italo-cinesi, a differenza di quanto ha

fatto il Presidente americano Clinton, il quale forse ha da difendere rapporti commerciali ben più cospicui

dei nostri.

(3-01810)

 
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