Proposta di risoluzione sul Tibet
depositata ai sensi dell'art 47 del regolamento
da Olivier Dupuis e Gianfranco Dell'Alba a nome del gruppo ARE al Parlamento europeo
Il Parlamento Europeo
- viste le sue precedenti risoluzioni sulla Repubblica popolare cinese e il Tibet;
A. Venuto a conoscenza del fatto che sei attivisti tibetani hanno intrapreso uno sciopero della fame a New Dehli il 10 marzo scorso, giorno del 39 anniversario della insurrezione tibetana contro i cinesi, e del fatto che, giunti al 49 giorno di digiuno, la polizia indiana ha deciso di fermare i sei attivisti appellandosi ad una legge che vieta il suicidio;
B. Considerando che al momento dell'intervento della polizia, Thunpten Ngodup, un anziano tibetano che li assisteva fin dal primo giorno si è dato fuoco in segno di protesta, morendo poi in un ospedale di New Delhi;
C. Considerando le richieste dei sei digiunatori nei confronti delle Nazioni Unite:
a) ripresa della discussione sul Tibet sulla base delle risoluzioni del 1959, 1961 e 1965;
b) nomina di un rapporteur speciale per investigare sulla situazione in Tibet e di un inviato che possa promuovere iniziative atte a trovare una pacifica soluzione del problema tibetano;
c) richiesta che la Cina promuova un referendum sotto l'egida dell'Onu per accertare la volontà del popolo tibetano;
D. Considerando che altri cinque tibetani hanno cominciato uno sciopero della fame;
E. Sottolineando come iniziative siano anche l'espressione della disperazione del popolo tibetano dopo quarant'anni di occupazione cinese;
F. Considerando che la Troika dell'UE a livello degli ambasciatori accredidati a Pechino ha effettuato una visita in Tibet dal 1 al 10 maggio che si iscrive nel quadro del dialogo tra l'UE e la Cina sui diritti dell'uomo, e con lo scopo di raccogliere informazioni sulla situazione sociale, economica e politica del Tibet;
1. Esprime il suo appoggio alle proposte dei sei digiunatori tibetani e chiede a Consiglio e Commissione, nell'ambito delle loro rispettive competenze, di sostenerle soprattutto per quanto riguarda la nomina di un Rapporteur Speciale ONU sul Tibet;
2. Deplora che né il Consiglio né la Commissione abbiano dato seguito alla sua richiesta di nominare un Rappresentante dell'Unione Europea per il Tibet (rioluzione B4-0076 del 15 gennaio 1998);
3. Ritiene del tutto inadeguata la politica dell'Unione in materia di difesa dei diritti umani in Cina, nel Tibet, nel Turchestan orientale ed in Mongolia interna;
4. Ritiene in particolare del tutto insufficienti e/o inadeguati i sforzi compiuti dall'Unione per quanto riguarda le sorti del Panchen Lama, giovane tibetano di 8 anni, attualmente detenuto in un luogo segreto dalle autorità della Repubblica Popolare di Cina;
5. Chiede agli Stati Membri di adoperarsi affinché la questione del Tibet sia iscritta all'ordine del giorno della prossima Assemblea Generale delle Nazioni Unite;
6. Appoggia la richiesta di 1.300 parlamentari di tutto il mondo al Segretario Generale delle Nazioni Unite affinchè incontri il Dalai Lama come primo passo di un'azione di mediazione sotto l'egida dell'ONU fra il governo cinese e il governo tibetano in esilio;
7. Chiede al Consiglio di trasmettere quanto prima al Parlamento Europeo il rapporto sulla visita della Troika degli Ambasciatori UE in Tibet;
8. Incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi degli Stati membri, al Segretario Generale delle Nazioni Unite, al Presidente dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, al governo della Repubblica Popolare Cinese e al governo tibetano in esilio.