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Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Massimo - 15 maggio 1998
NATO......

Marco! Molto brevemente. I 2 sanno l'uno dell'altro. E molto. fatti un salto sui siti dei giornali magiari (o sulla MTI, l'ansa magiara) per capire che - a meno di due settimane dal secondo turno - tutto cio' che accade out-magyarorszag sui temi centrali di quella campagna elettorale ..... appare e pesa. Molto. E sempre brevemente mi sembra che se l'attuale coalizione di Governo (socialisti e liberidemocratici) imposta la possibilita' di condurre per altri 4 anni la guida dell'esecutivo su Europa, Nato e altri temi, chiamiamoli locali, contro le destre (giovani democratici - Fidesz, piccoli proprietari e il MIEP, la Via Ungherese) che invece sono a differenti livelli contro la Nato e contro una adesione a tappe forzate verso l'Europa.... con una semplice equazione logica, ma proprio semplice, la posizione di PRC e' in sintonia (e amplificata a Budapest notevolmente) con quella di Csurka (MIEP), Orban (Fidesz) e Torgyan (FKgP) contro Horn (MSZP) e Kuncze (SZDSZ). Dato che il secondo turno sara' - a differenza

delle passate elezioni - decisivo per affidare la guida del paese ad una coalizione o l'altra, ogni pur piccolo passo, specialmente di provenienza "sinistrese" produce un "effetto isolamento" per i socialisti magiari, gia' in difficolta' per pressione fiscale, criminalita' ecc. Se poi sono io a credere che gli unici che possono traghettere senza grandi casini interni, etnici, economici, l'Ungheria di oggi in un progetto Europa, siano gli uomini del MSZP, perdonami. Ma cosi' la penso. Ho sempre provato disagio verso le destre, cosi' come un certo tipo di liberismo. Preferisco - come sai - un dignitoso socialismo pragmatico che gestisce l'afflusso di capitale straniero con certezza di programma e che cerca di organizzare un abbozzo di stato sociale.

Sono contraddizioni di PRC ovviamente, che risolvera' - spero - in chiave politica e non di strategia italiana. Spero.

Sull'antimilitarismo e Nato, Marco non so che dirti. Io non penso che vi sia contraddizione. Anzi. Forse il vecchio antimilitarismo di maniera o quello dei "beati i costruttori ecc." si rivolgono all'ONU perche' risolva tutto. Solo a livello di battuta, posso dire solamente che preferisco le concretezze del presente e cercare di gestirle politicamente, alle speranze, validissime e sulle quali l'impegno e' scontato, del futuro (riforma ONU, sulla quale credo, ma - mi sembra - non sia dietro l'angolo). Ma voi di NPWJ ne saprete certamente di piu'. E mi sembra, invece, che le trilaterali, come quella tra Slovenia, Italia e Ungheria, con utilizzo anche di forze militari comuni per operazioni di peace keeping non vadano nella direzione "riforma ONU". E l'inestente UEO, gli accordi di Dayton..... Ma mi posso sbagliare.

Visszontlatascra

 
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