13/05/1998 - sessione di maggio - 1998 (STR) - Kosovo 3-218
Dupuis (ARE) - Signora Presidente, Signor Presidente in esercizio del Consiglio, Signor Commissario, alcune piccole domande. Molti elementi strani fanno pensare che gli attentati dell'UCK sarebbero in realtà una gigantesca manipolazione organizzata, orchestrata dai servizi di Belgrado. Il Consiglio e la Commissione hanno delle informazioni a riguardo. Intendono condurre un'inchiesta su questa questione?
Signor Presidente del Consiglio, lei dice che il governo di Belgrado non è più credibile. Ha mai potuto esserlo avendo tra i suoi membri il Signor Seselj?
Una terza domanda: come ha detto il collega Posselt, la leadership kossovara dimostra talvolta un certo numero di debolezze. Conta però, in prigione, un certo numero di elementi molto importanti, delle intelligenze che abbiamo potuto incontrare, con cui abbiamo potuto discutere. Sono stati condannati al termine di processi di cui possiamo facilmente immaginare le condizioni in cui si sono svolti. In particolare il Signor Hoti ha dimostrato di avere delle idee chiare sul futuro del Kosovo e sul futuro delle relazioni tra il Kosovo e la Serbia. La Commissione e il Consiglio hanno già intrapreso delle iniziative per la liberazione di Hoti e degli altri prigionieri politici in Kosovo?
Quarta domanda: l'Unione europea ha l'abitudine di intervenire quando le crisi sono già esplose. Non sarebbe ora di prevedere delle misure prima dello scoppio della crisi e di lavorare allo stabilimento di basi logistiche per una forza di mantenimento e di ristabilimento della pace, di inviare direttamente degli osservatori alla frontiera tra l'Albania e il Kosovo e tra la Macedonia e il Kosovo, per, in ogni caso, impedire che un certo numero di operazioni di manipolazione del governo di Belgrado proseguano.