14/05/1998 - sessione di maggio - 1998 (STR) - Diritti dell'Uomo/Cina 4-174
Dupuis (ARE) - Signora Presidente, Signor Vice-Presidente della Commissione, cari colleghi, il nostro Parlamento non puň fare altrimenti che costatare che la sua politica, le sue proposte sono sistematicamente negate dal Consiglio e dalla Commissione, ad eccezione delle misure e delle iniziative collaterali positive del Commissario Marín. Non abbiamo alcun seguito per quanto riguarda la nostra domanda di liberazione di tutti i prigionieri politici in Tibet, per quanto riguarda la liberazione del Panchen Lama, per quanto riguarda il rispetto dei diritti dell'uomo, per quanto riguarda la creazione di una commissione d'inchiesta, per quanto riguarda la nomina di un alto rappresentante dell'Unione per il Tibet, per quanto riguarda i negoziati tra il Tibet e la Cina. Non abbiamo nemmeno ottenuto, come i nostri amici Americani, la liberazione o piuttosto, meglio, l'espulsione di qualche dissidente famoso come Wei Jingsheng o Wang Dan. L'Unione europea non ottiene nulla e dopo i lunghi mesi, gli anni persino di ric
hieste del Parlamento, possiamo costatare che esiste veramente, da parte almeno del Commissario Brittan e di numerosi membri del Consiglio, una vera e propria ostruzione alle domande del Parlamento.
Credo che potremmo tranquillamente mettere in bocca al Commissario Brittan, parafrasandole un po', le parole di Churchill all'epoca del fascismo in Italia. "Se oggi fossi italiano, sarei fascista". Il Sig. Brittan potrebbe dire come il suo collega Churchill: "se oggi fossi cinese, sarei comunista, o sarei nazional-fascista", che č lo stesso.