Proprio un paio di sere fa ho partecipato ad una conferenza organizzata da
Amnesty ad Udine. C'era il monaco Palden Gyatso, che ha raccontato i suoi anni
di carcere, la situazione in tibet, e che ha perorato con forza ed efficacia
la proposta del Dalai Lama per una soluzione che Palden Gyatso ha definito
"nonviolenta via di mezzo", cioè riserva alla Cina della politica estera e del
controllo del territorio, e larga autonomia interna dei tibetani,
particolarmente, ma non solo, in campo religioso.
Palden Gyatso è "alleato" ad Amnesty, organizzazione alla quale riconosce il
merito della sua liberazione, e la sezione di Udine di Amnesty è proprio
quella che per anni ha preso in carico il suo caso con le tecniche che
conosciamo. Fra l'altro la sezione londinese di Amnesty ha pagato i denti
nuovi di Palden Gyatso, che lo ha fatto, a suo dire, tornare ad essere bello
:-)
Alla fine della conferenza, nello spazio riservato alle domande dal pubblico,
ho preso la parola parlando delle attività del PR sia sul Tibet che sulla Cina
(Wei Jingsheng) e ho invitato il pubblico a prendere e spedire le cartoline
per la liberazione del Panchen Lama.
Risultato: consegnate circa 50 cartoline e incassate 82.000 lire di
contributi.
Vedremo quante di queste cartoline udinesi arriveranno a Bruxelles.
John
--- MMMR v4.80reg * Gutta cavat lapidem