Proposta di risoluzione d'urgenza secondo l'articolo 47 del regolamento
depositata da Gianfranco Dell'Alba, Olivier Dupuis e Jean-François Hory a nome del gruppo ARE
Il Parlamento europeo,
- viste le sue precedenti risoluzioni sul Tribunale Penale Internazionale;
A. considerando che la comunità internazionale ha riconosciuto la necessità di creare un Tribunale Penale Internazionale permanente come complemento ai giurisdizionali nazionali e per porre fine allo stato di impunità di cui hanno sino ad ora goduto gli autori di genocidi, crimini contro l'umanità, crimini di guerra, atti di aggressione e altre gravi violazioni del diritto internazionale,
B. considerando che la fase preparatoria per la creazione del tribunale Penale Internazionale si è conclusa durante l'ultima sessione del Comitato Preparatorio ONU tenutosi dal 16 marzo al 3 aprile 1998;
C. felicitandosi per la generosa offerta dell'Italia di ospitare la Conferenza Diplomatica di Plenipotenziari per la creazione del Tribunale Penale Internazionale dal 15 giugno al 17 luglio 1998;
D. accogliendo con favore la crescente partecipazione degli Stati al processo di negoziato, e sperando di poter vedere una partecipazione ancora più estesa di Stati di tutte le regioni pienamente rappresentati alla Conferenza Diplomatica di Roma;
E. felicitandosi per l'organizzazione di incontri internazionali tra i quali quelli di Dakar, Costa Rica e Salamanca che hanno permesso un più ampia partecipazione e impegno da parte di Stati di regioni diverse;
F. congratulandosi con la Presidenza Britannica per il proprio impegno in favore della creazione di un Tribunale Penale Internazionale e felicitandosi dell'accresciuta convergenza delle posizioni dei Paesi Membri dell'Unione;
G. Considerando che rappresentanti di tutti i Paesi Membri dell'Unione e una delegazione della Commissione Europea prenderanno parte alla Conferenza Diplomatica di Roma e considerando che il ruolo dell'Unione Europea è decisivo al fine di assicurare una conclusione positiva della Conferenza Diplomatica di Roma;
1. chiede alla comunità internazionale rappresentata a Roma dal 15 giugno al 17 luglio 1998, di cogliere l'occasione storica offerta dalla Conferenza Diplomatica di Roma per concludere lo Statuto di un Tribunale Penale Internazionale indipendente, equo ed efficace;
2. Chiede agli Stati Membri, al Consiglio e alla Commissione Europea di assicurare che le procedure di decisione della Conferenza Diplomatica di Roma la mettano in grado di risolvere ogni possibile ostacolo ad una sua conclusione positiva;
3. ribadisce il fatto che lo Statuto del Tribunale Penale Internazionale che dovrà essere stabilito a Roma, per poter rappresentare un complemento efficace ai sistemi giurisdizionali nazionali, deve garantire:
a. un Pubblico ministero indipendente in grado di investigare cesi di sua propria iniziativa, situazioni in cui i principali crimini assegnati alla giurisdizione del Tribunale siano stati commessi;
b. la giurisdizione intrinseca e universale, senza il consenso di alcuno Stato, del Tribunale sui crimini centrali di genocidio, crimini contro l'umanità, crimini di guerra e aggressione;
c. un rapporto costruttivo con tutti gli organi della comunità internazionale, ed in particolare con il Consiglio di Sicurezza della Nazioni Unite, in pieno riconoscimento delle rispettive competenze e dei rispettivi ruoli;
d. l'obbligo per gli Stati Parte di conformarsi e di agire conformemente con le decisioni e gli disposizioni del Tribunale;
e. la massima norma di rispetto per i diritti dell'accusato, degli indagati, la protezione degli interessi delle vittime e dei testimoni;
f. un finanziamento certo e a lungo termine al fine di assicurare l'autonomia e l'indipendenza dl Tribunale da ogni pressione esterna;
4. chiede al Consiglio e agli Stati Membri di assicurare l'universalità e la trasparenza dei negoziati e la continua partecipazione della comunità giuridica internazionale e della società civile;
5. Incarica il proprio Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi degli Stati Membri, al Segretario Generale delle Nazioni Unite, al Presidente dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite e al Presidente della Conferenza Diplomatica delle Nazioni Unite per la creazione del Tribunale Penale Internazionale.