IN ROMANIA CAMBIANO LE MAGGIORANZE ED I GOVERNI, MA L'OMOSESSUALITA' RIMANE SEMPRE "UN VIZIO DELLA SOCIETA".
DICHIARAZIONE DI MASSIMO LENSI, CONSIGLIERE GENERALE DEL PARTITO RADICALE TRANSNAZIONALE.
"Il Parlamento di Bucarest ha rinviato alla Commissione giuridica un progetto di legge per la depenalizzazione del reato di omosessualita' (la pena va da 1 a 5 anni di carcere), sostenendo che l'approvazione delle nuove norme equivarrebbe ad una "ufficializzazione del vizio nella societa' ". La richiesta della depenalizzazione arrivava dal Consiglio d'Europa e sembra sia stata osteggiata dalla potente Chiesa Ortodossa romena.
In Romania possono cambiare i governi e le maggioranze che guidano il paese nel lungo e difficile processo di risanamento economico e gli stessi parlamentari che hanno dimostrato questa pruriginosa sensibilita' omo-sessista possono concepire l'"Europa" come una meta ed un'obiettivo politico da raggiungere. Ma fino a che queste norme avranno vita e dignita' di regolamentazione, saranno molti gli anni da far passare per vedere la Romania sedere all'Europarlamento.
Ma anche un'altra questione offre seri motivi di inquietudine: dove sono finiti i Movimenti di liberazione gay italiani? Alle prese con i circoli Arci? A impegnarsi nelle parate ormai facenti parte della memoria del "gia' visto" ? Oppure a difendersi dai "feroci quanto pericolosi" attacchi della famiglia Fini? Tutte valide ragioni, senza dubbio, che pero' non dovrebbero far abbassare la guardia verso situazioni di razzismo sessuale come quella della vicina Romania."