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Partito Radicale Radical Party - 27 giugno 1998
Droga/PR: la lettera aperta di Khramov a Gerasimenko

DROGA/PR: LA LETTERA APERTA DI NIKOLAJ KHRAMOV AL PRESIDENTE DEL COMITATO DELLA DUMA PER LA TUTELA DELLA SALUTE NIKOLAJ GERASIMENKO

Mosca, 24 giugno 1998. Il coordinatore del Partito Radicale Transnazionale per la Russia Nikolaj Khramov ha inviato oggi una lettera aperta al Presidente del Comitato della Duma di Stato per la tutela della salute. La lettera risponde ai due appelli di Gerasimenko ai suoi colleghi deputati, diffusi il 5 e il 15 giugno, i quali contengono accuse infamanti contro il Partito Radicale Transnazionale e le sue iniziative antiproibizioniste.

"L'isterismo politico" - scrive Khramov - "ha poco a che fare con la sostanza della richiesta alla Corte Costituzionale, nella quale si tratta delle concrete norme di legge sulla droga che contraddicono grossolanamente la Legge Fondamentale della Federazione Russa. Siamo profondamente convinti che i legislatori della Federazione Russa sono in grado di decidere da soli <...> - se firmarla o meno".

Quanto alle accuse contro il PR di favoreggiamento della narcomafia, sporte da Gerasimenko, Khramov informa: "stiamo consultando i nostri avvocati a proposito della possibilita' di querelare all Corte per difendere il nostro onore e la nostra dignita'". Khramov teme che al signor Gerasimenko "tocchera' fare l'impossibile" - dimostrare alla Corte che proprio noi - quelli che propongono al mondo di strappare la droga dalle mani della mafia, di mettere fine al trionfo della droga nel mondo e nel nostro paese - difendiamo gli interessi dei venditori degi stupefacenti e della narcomafia".

Rispondendo alle affermazioni di Gerasimenko a proposito dell'esperienza negativa di " legalizzazione" in Olanda, Khramov scrive: "Noi vi fidate dell'informazione fornitavi dal Partito Radicale - benissimo. Ma allora perche' Lei, Nikolaj Fedorovich, non si rovolge ufficialmente all'Ambasciata dei Paesi Bassi a Mosca per avere da parte del governo olandese i dati ufficiali dei risultati della politica olandese per le droghe leggere?".

Nella sua lettera Khramov propone a Gerasimenko "di svelare il mistero e chiarire quali "forze" appoggiano il PR e le sue proposte" - le forze ai quali il Presidente del Comitato per la tutela della salute invita a "dare una risposta schiacciante" - e informa sui risultati del referendum di strada, organizzato dai radicali a Mosca, in piazza Pushkin, il 10 giugno scorso: la maggioranza dei piu' di duecentocinquanta passanti che hanno partecipato all'inchiesta, sono in favore della legalizzazione della cannnabis, contro la persecuzione per il consumo della droga e in favore dell'esperimento svizzero per la distribuzione controllata dell'eroina.

Il leader dei radicali russi finisce la sua lettera con una parafrasi dell'appello di Gerasimenko: "Sara' Lei e Suoi colleghi, i deputati del parlamento russo, a decidere a che cosa dare la preferenza: ad altre migliaia di vite umane, portate in sacrifizio sull'altare dell'utopistica idea "della societa' libera dalla droga" e dei mal camuffati interessi egoistici di quelli che oggi hanno il pieno controllo del mercato delle sostanze proibite, oppure alle misure pragmatiche e alle leggi, le quali, probabilmente, non risolveranno il problema una volta per sempre, ma in pratica, in questo momento, aiuteranno a tutta la societa' a minimizzare il danno derivante dalla droga proibita".

 
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