Dichiarazione di Gianfranco Dell'Alba, deputato europeo della Lista Pannella
Bruxelles, 30 giugno 1998 - "Come era da aspettarsi è scattata l'offensiva delle truppe di Milosevic in Kosovo, quasi che si trattasse di un paese nemico. Il dittatore di Belgrado al quale la comunità internazionale aveva sciaguratamente reso gli onori facendone il caposaldo degli accordi di Dayton e che trasmette i suoi ordini tramite telekom Serbia generosamente alimentata dall'Azienda di Rossignolo & Co. - a proposito come la mette Telecomitalia con l'embargo sugli investimenti occidentali in Serbia recentemente deciso dall'U.E.? - ritorna ad essere quello che è sempre stato, un mercante di morte ed uno spietato cultore della pulizia etnica.
A nulla è valsa la realpolitk esercitata sin qui o le ennesime mediazioni che da Hitler in poi falliscono sempre con ogni dittatore. La parola purtroppo oggi è di nuovo alle armi, e l'unica »mediazione oggi possibile è l'intervento delle forze NATO per scongiurare una nuova Bosnia.
Ma l'intervento militare da solo non basta, occorre che si attivi il Tribunale dell'Aia per i crimini della ex Yugoslavia, competente a giudicare appunto i crimini commessi, a partire dal '93 e senza limiti di tempo e ad aprire finalmente il fascicolo: Milosevic Slobodan, imputato di crimini di guerra e crimini contro l'umanità.