Numero 7 - 2 luglio 1998CRIMINI CONTRO L'UMANITA': RIMANDATA LA DEFINIZIONE.
A metà dei lavori della Conferenza diplomatica si iniziano a vedere i termini dei primi compromessi in vista della versione finale dello statuto della Corte. Contrariamente a quanto voci di corridoio davano per certo nella giornata di ieri, non vi è stata l'adozione della definizione dei crimini contro l'umanità. Due i problemi piu' dibattuti: l'introduzione generale alla definizione e le norme relative ai 'gender crimes' a i crimini cioè che interessano determinati gruppi di individui (donne, bambini, omosessuali, anziani, invalidi e altri "minoranze"). La proposta presentata dal Canada, ex presidente del gruppo dei 'like-minded', prevede nello chapeau iniziale della definizione le proposte americane circa la magnitudine e la sistematicità dei crimini, mentre non è ancora riuscita a mettere insieme il consenso necessario per includere gli aspetti riguardanti le implicazioni politiche dei crimini.
Il Partito radicale sostiene che sia molto importante sottolineare che persecuzioni, torture, pulizie etniche, e stupri sono state, ed ancora sono, parte integrante delle guerre di aggressione o dei conflitti interni che hanno caratterizzato questo secolo. Non considerarli tali vorrebbe dire non avere imparato niente dagli orrori commessi durante la guerra nella ex-Yugoslavia e in Africa centrale, e continuare a garantire l'impunità per i dittatori e i signori della guerra che affinano sempre più le proprie armi per perseguire i propri fini.
STUPRI ETNICI E TORTURARE AGLI OMOSESSUALI NON SONO UN CRIMINE CONTRO L'UMANITA'?
Molti degli stati che chiedono con forza una corte indipendente dal Consiglio di Sicurezza, non sono altrettanto favorevoli a cedere parte della propria sovranità nazionale quando si tratta di riconoscere le caratteristiche di universalità di certi crimini. Sempre più frequentemente alcuni paesi arabi stanno rallentando i negoziati per sollevare questioni relative al diritto islamico a cui non sono pronti a derogare: aborto e omosessualità sono tra questi.
Per ottenere una corte credibile, l'attenzione va posta sui diritti e le libertà individuali, ma la descrizione arbitraria per motivi morali, etici o religiosi nei confronti di determinati individui non deve trovare legittimità nello statuto della prima istituzione universale permanente che tratterà di crimini contro l'umanità. E' quindi molto importante che in trattati internazionali si inizi a tenere conto di nuove categorie di crimini che hanno causato centinaia di migliaia di vittime.
EMMA BONINO CHIAMA ALLA MOBILITAZIONE AFFINCHE' LA CONFERENZA CREI UN TRIBUNALE CREDIBILE.
Emma BONINO, ospite al Maurizio Costanzo Show, ha manifestato le proprie preoccupazioni per il ritmo dei negoziati e ha chiamato gli italiani a dare un contributo attivo per far sapere ai delegati di tutto il mondo che il paese ospite non vuole che l'occasione della Conferenza di Roma vada perduta, e che al termine delle cinque settimane lo statuto venga terminato e preparato per le firme dei capi di stato. La Bonino ha anche ricordato che il Partito radicale, di cui era Segretaria quando NEL 1994 lanciò all'Onu la proposta di ospitare la conferenza a Roma, organizzerà una fiaccolata lunedì 13 luglio a Roma dal Campidoglio alla FAO, per chiedere alla comunità internazionale di mantenere la parola data all'inizio della conferenza e definire il trattato nei tempi stabiliti.
Per informazioni sulla fiaccolata chiamare: 06/68.97.91