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Conferenza Partito radicale
Party Radical - 4 luglio 1998
Notizie RADICALI - edizione speciale sul Tribunale Penale Internazionale
Numero 8 - 3 luglio 1998

INDIPENDENZA DEL PUBBLICO MINISTERO: COMINCIANO A VENIRE AL PETTINE I NODI POLITICI DEI NEGOZIATI.

Nella giornata di ieri sono iniziati informalmente i primi scambi di vedute sulle parti dello statuto relative al ruolo e ai poteri del procuratore generale. Le posizioni in campo sono fondamentalmente due: da un lato ci sono i sostenitori dell'indipendenza del pubblico ministero, dall'altro chi ne vorrebbe limitare l'autonomia, vincolandola al potere di veto dei membri permanenti del Consiglio di Sicurezza.

Positivo l'atteggiamento iniziale della Francia, che si sta sempre più spostando sulle posizione dei favorevoli "like-minded", e che non oppone più resistenze di principio circa l'indipendenza del pubblico ministero a patto che questi informi preliminarmente una delle camere della Corte. Molto importante inoltre il ruolo giocato dalle delegazioni dell'Africa francofona che hanno partecipato in blocco alla discussione parlando con una sola voce in favore di un procuratore efficace e svincolato dall'agenda politica delle superpotenze.

I soliti sospetti che hanno preso posizione sul fronte opposto sono gli USA, l'India, il Pakistan, la Nigeria e il blocco dei paesi arabi; tutta da sondare invece la inaspettata apertura al negoziato da parte della Cina.

Il Partito radicale saluta con favore il positivo cambiamento di posizione negoziale della Francia, che a ieri rimaneva l'unico paese dell'Unione europea ad avere ancora molte riserve sull'efficacia e indipendenza del pubblico ministero. Resta da vedere se alle parole di giovedì seguiranno i fatti la settimane prossima quando la discussione proseguirà.

LA NECESSITA' DI RISPETTARE LA PAROLA DATA.

Il ritmo incerto dei lavori rischia di far rimandare gli accordi agli ultimi giorni, obbligando i delegati al compromesso a tutti i costi pur di avere un trattato alla fine delle cinque settimane.

Durante il dibattito generale in apertura della Conferenza diplomatica, la maggioranza dei paesi dell'Onu si è espressa in favore della creazione di un Tribunale penale internazionale che possa giudicare criminali che hanno commesso i più efferati crimini, molti hanno affermato con decisione di volerlo creare a Roma questa estate.

Diventa quindi sempre più necessario ed urgente che l'opinione pubblica si mobiliti, entri nel gioco e faccia sentire la voce di chi vuole che la comunità internazionale si doti subito di uno strumento di giustizia giusta e universale che possa porre fine all'impunità senza ulteriori dilazioni.

All'appello di Emma Bonino sulla necessità di mobilitazione ha risposto Marco Boato che durante la trasmissione quotidiana delle 23.00 condotta da Rita Bernardini su Radio Radicale ha invitato a partecipare alla fiaccolata del 14 luglio - in sostengo di una pronta creazione della Corte permanente - che dal campidoglio porterà alla FAO, sede della Conferenza diplomatica.

Per ulteriori informazioni o per aderire alla manifestazione chiamare: 06/68.97.91

 
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