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Partito Radicale Centro Radicale - 8 luglio 1998
Congresso dell'ERA: intervento di Giorgio Pagano

CONGRESSO DELL'ERA

Firenze, 20 giugno 1998

GIORGIO PAGANO, SEGRETARIO DELL'ERA

(sbobinatura)

Guardate io penso che possiamo risolvere un po' questo ritardo in questo modo: vale a dire, vi anticipo che gli emendamenti che ci sono sullo statuto sono quelli legislativi, senza i quali non c'è il nostro passaggio ad Onlus, quindi sono di carattere tecnico. Ciascuno degli iscritti che si trova qui sa delle motivazioni anche un po' in dettaglio, le accennava anche la tesoriera, che ci hanno spinto a questo ulteriore passaggio, da una parte la mozione dell'ultimo Congresso del Partito Radicale, dall'altra anche queste facilitazioni non indifferenti che ci consentono per altro di aprire in modo commerciale quello che oggi facciamo sotto forma di contributo, nel senso che I costi della non comunicazione linguistica in Europa, è u saggio sicuramente e certamente importante, sicuramente e certamente da rivalutare in modo più concreto, e in questo senso mi rivolgo più agli iscritti che delle singole città, perché ad esempio fino ad ora non si è riuscita a fare una presentazione adeguata e seria sui temi contenut

i in questo testo, parlo del nostro Paese. Dall'altra parte quindi ci consente il famoso numerino ISBN, che ci consente di mandarlo alle biblioteche, che ci consente di emettere fattura, e cose di questo genere, che evidentemente diventa un fatto importante se dobbiamo effettivamente come merita cercare di operare al massimo sulla conoscenza a quante più persone possibili dei temi contenuti in questo saggio. Questo vale in questo testo in modo particolare, vale a maggior ragione sui testi che abbiamo sul settore istruzione, settore insegnamento.

Per quanto riguarda l'articolo 1 non c'è alcun cambiamento, c'è solo la cancellazione, quella barrata di Associazione Radicale per il diritto alla lingua internazionale, e l'aggiunta di Organizzazione non lucrativa e di utilità sociale in breve detta Onlus. L'altra cancellazione di coerentemente gli ideali democratici alle prassi non violente del Partito Radicale, e viene introiettato come: attuando ideali democratici e prassi non violente, segue pari il testo dell'attuale statuto. C'è invece un'aggiunta sostanziale che però è un oggetto sintetico u po' delle attività che sono numerate in chiave più discorsiva nella premessa e nel punto 1.1, cioè l'associazione svolge la propria attività nell'ambito dei diritti civili, particolarmente in riferimento al diritto alla lingua, dell'istruzione, della formazione, della promozione e della cultura e dell'arte. L'associazione persegue esclusivamente finalità di solidità sociale e comprensione internazionale. L'associazione non può svolgere attività diverse da quelle

sopra indicate ad eccezione di quelle ad esse direttamente connesse o di quelle accessorie a quelle statutarie in quanto integrative delle stesse. Questa parte è pari al decreto di istituzione delle Onlus. Ovviamente c'è in grande cambiamento per quanto riguarda i soci, nel senso che non abbiamo più quella bivalenza tra soci iscritti e soci aderenti, ma abbiamo i soci punto. Per cui ovviamente al punto 4 sui soci: sono soci dell'ERA, i soci che versano la quota d'iscrizione stabilita dal congresso, quindi viene tolta tutta quella parte. Così come un'altra clausola che viene inserita, questa perché contenuta in questo famoso decreto, è che l'adesione all'associazione è a tempo indeterminato. Ovviamente scompaiono i soci ordinari, quelli che erano gli aderenti delle associazioni radicali in genere, il resto rimane totalmente invariato. Sui finanziamenti c'è un'aggiunta: l'adesione all'associazione non comporta obblighi di finanziamento o di esborso ulteriori rispetto al versamento originario all'atto dell'ammi

ssione ed al versamento della quota annua di iscrizione. E' comunque facoltà degli aderenti all'associazione effettuare versamenti ulteriori rispetto a quelli originari e quelli annuali. I versamenti al fondo di dotazione possono essere di qualsiasi entità, fatti saldi di versamenti minimi come sopra determinati per l'ammissione e l'iscrizione annuale, sono comunque a fondo perduto. I versamenti non sono quindi rivalutabili né ripetibili in nessun caso, e quindi nemmeno in caso di scioglimento dell'associazione, di morte, di estinzione, di recesso, di esclusione dall'associazione. Tra l'altro non abbiamo nessuna clausola di allontanamento, da questo punto di vista non abbiamo nulla. Può farsi luogo alla richiesta di rimborso di quanto versato all'associazione a titolo di versamento a fondo di dotazione. Il versamento non crea altri diritti di partecipazione, e segnatamente non crea quote in divise di partecipazione trasmissibili a terzi, né per successione a titolo particolare, né per successione a titolo un

iversale, né per atto tra vivi né a causa di morte. Poi c'è un'ulteriore aggiunta sull'esercizio e sugli obblighi finanziari, qui c'è un cambiamento sostanziale, che peraltro era avvenuto solo in occasione dell'ultimo congresso, perché avevamo spostato l'approvazione dei bilanci a carattere congressuale a livello biennale, in questo caso il decreto istitutivo delle Onlus riprende il percorso a livello annuale, qui ci sono le citazioni dei vari articoli e capoversi a cui noi facciamo riferimento rispetto alla Legge 662, e altrettanto importante, ma questa è una cosa che facevamo normalmente è quello di: all'associazione è vietato distribuire in modo diretto utili, o avanzi di gestione, o comunque denominati nonché fondi, riserve, o capitali, durante la vita dall'associazione stessa; a meno che la destinazione o la distribuzione non siano imposte per legge o siano effettuate ad altre Onlus che per legge, statuto e regolamento, facciano parte della medesime ed unitaria struttura. L'associazione ha l'obbligo di

impiegare gli utili, con gli avanzi di gestione per la realizzazione delle attività istituzionali e di quelle ad essere direttamente connesse. Quindi c'è questo cambiamento ovviamente anche sul consiglio generale perché noi avevamo ipotizzato nel nostro vecchio statuto anche un'approvazione intermedia tra un anno e l'altro da parte del consiglio generale, in questo caso riprendendo i pieni poteri il congresso annuale, ovviamente decadono tutte le clausole che discendono dal consiglio generale.

Quindi al punto 8.2 c'è il congresso si riunisce almeno una volta all'anno, con l'approvazione del bilancio entro il trenta giugno di ogni anno, quindi è tolta ovviamente quella parte della biennalità.

Il consiglio generale, quindi il corpo che fa capo all'articolo 9 ha la depennazione del punto 9.3, perché non approva più il bilancio annuale, e per quanto riguarda ovviamente i componenti del consiglio generale, c'è il depennamento degli iscritti in quanto ormai esistono i soci e sono tutti iscritti. Passiamo all'articolo 15. Cambia ovviamente il ruolo del tesoriere che a questo punto si vede obbligato a fare il bilancio annuale al congresso e quindi la storia della biennalità anche qui viene eliminata, così come al punto 15.4 dove ovviamente non presenta aggiornamenti o preventivi al consiglio generale ma previa dei revisori dei conti il bilancio consuntivo annuale ovviamente al congresso. Ecco per il resto rimane totalmente invariato il tutto. Noi siamo passati immediatamente a questa fase perché ovviamente c'è un cambiamento, nel senso che qualcuno di voi non è iscritto al Partito Radicale e quindi in questo stato, cioè fino a quando non verrà approvato questo statuto, evidentemente si trovano a condizi

one di avere totalmente i diritti attivi e passivi, ecco questo statuto sostanzialmente si trova un po' in questa condizione. Ecco perché abbiamo inserito subito questa cosa dello statuto in modo tale che subito dopo ci troviamo in una condizione anche di dibattito generale dove sono tutti iscritti e amen. Questo è un po' il discorso. Se ci sono subito degli iscritti a parlare sulla questione statuto.

 
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