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Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Centro Radicale - 8 luglio 1998
Congresso dell'ERA: intervento di Olivier Dupuis

CONGRESSO DELL'ERA

Firenze, 20 giugno 1998

OLIVIER DUPUIS, SEGRETARIO DEL PR

(sbobinatura)

Credo che devo intervenire nel senso che la proposta degli organi dell'ERA è una proposta assolutamente legittima e questo voglio sottolinearlo, ma è un percorso molto preciso, questo deve essere altrettanto chiaro a tutti noi, cioè non è esattamente il percorso che come segretario del partito ho fatto, anzi è stato detto da alcuni amici prima, io credo che questo preclude quasi, e questo è il mio timore, preclude la possibilità di scelte ulteriori, perché la trasformazione, e su questo non sono d'accordo con il segretario, cioè se vengono tolti dallo statuto tutti i riferimenti al Partito Radicale, non è più un'associazione radicale. Non sono un giurista, ma non solo vengono tolti questi riferimenti, ma vengono tolte alcune parti dello statuto che sono parti integranti degli statuti delle associazioni radicali. Questo sarebbe una cosa giuridica da fare, ma a me sembra una cosa che lasciare la parola radicale nel titolo dell'associazione, non è una comprova, ovviamente con quello statuto non c'è più il colle

gamento con il Partito Radicale, quindi non c'è più la necessità di avere la parola radicale nel nome dell'associazione, anche se poi viene da qui, c'è una storia e tutto quanto, ovviamente non c'è un diritto sul marchio. In qualche modo un corpo che nasce da un altro corpo se dopo dieci anni cambia natura, diventa in qualche modo una forma di usurpazione richiamarsi ad una cosa con la quale era in simbiosi per dieci anni, ma dal momento in cui cambia la natura stessa dell'associazione e questo mi sembra chiaro, è un cambiamento di fondo che è perfettamente legittima, io l'ho detto all'inizio, e lo ribadisco, è una proposta politica del tutto legittima, però che comporta delle conseguenze, e io credo che sia giusto che tutti i congressisti lo sappiano, e fanno in piena conoscenza e coscienza la scelta di approvarlo o meno, ma comunque questa è una questione statutaria, ma anche una questione evidentemente politica, cioè una questione di una scelta di fondo che fa l'associazione radicale esperantista, quindi

forse si integra nel dibattito generale sulle prospettive dell'associazione. Tutto qua.

 
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