CONGRESSO DELL'ERA
Firenze, 20 giugno 1998
LIA BRIGANTI
(sbobinatura)
Volevo solo fare il punto sulla questione della cancellazione di appunto della frase "associazione radicale, per il diritto alla lingua internazionale", nonché riferimento al Partito Radicale, a me sembra che questa sia una questione sostanziale. Dal momento in cui viene cancellato il riferimento associazione radicale per il diritto alla lingua internazionale, partito radicale, si perde un riferimento politico immediato con appunto la proposta all'adesione all'Onlus, si entra a far parte di quelle che sono le associazioni di utilità sociale, quindi le associazioni di volontariato. Secondo me può essere comunque perfettamente compatibile, quindi il riferimento rimane. Secondo me è bene anche che rimanga chiaro quello che è l'obiettivo politico iniziale, che eventualmente può essere discusso, ma nella relazione introduttiva del segretario, oltre al riferimento immediato dell'estensione del diritto agli internazionali, che è una battaglia che sta portando avanti sia il Parlamento europeo, che le Nazioni Unite,
si è parlato appunto di una Repubblica transnazionale, questa è una cosa che un pochino mi ha messo in allarme. Cioè io la comunità esperantista la immagino come una comunità virtuale, al di là dei diritti internazionali, però mi sembra che si va su un piano politico che francamente mi sfugge. Finché il nostro obiettivo politico è quello di estendere l'esperanto come lingua, come lingua di diritto internazionale, che quindi facilita le comunicazioni, che quindi ha una valenza democratica importante ed è estesa a tutti, d'accordo, l'obiettivo mi è chiaro, è perseguito dal Partito Radicale oltre che dalle demotivazioni profonde dell'esperantismo, ma quella che può essere diciamo una Repubblica transnazionale ecco che comunque se rimane associazione radicale di lingua internazionale, sia al Partito Radicale, per me va bene, appunto intendevo riferimento politico immediato. Rimane e per me è importante che sia questo.