PER INIZIATIVA DEL PARTITO RADICALE E' STATA FATTA L'INTERPELLANZA ALLA CORTE COSTITUZIONALE SULLA CONFORMITA' DELLA LEGGE SULLA DROGA ALLA COSTITUZIONE. SOTTO IL DOCUMENTO LE FIRME DEI 95 DEPUTATI DELLA DUMA CHE RAPPRESENTANO TUTTI I GRUPPI PARLAMENTARI.
Mosca, 28 luglio 1998. La delegazione del Partito Radicale - Nikolaj Khramov, Kirill Shulika, Anna Zaitseva e Sergej Vorontsov - ha presentato alla Corte Costituzionale l'interpellanza sulla conformita' di alcune normative della legge federale "Sugli stupefacenti e sulle sostanze psicotrope", entrata in vigore il 15 aprile scorso, alla Costituzione.
L'interpellanza contesta le normative della legge che prevedono la possibilita' della cura coercitiva degli tossicodipendenti, dell'esame medico coercitivo, il divieto' di curare i tossicodipendenti nelle strutture sanitarie non statali, il divieto all'uso delle sostanze tossiche da parte dei medici privati a scopo terapeutico e, inoltre, l'approvazione degli elenchi delle sostanze proibite non con una legge federale, ma con un decreto governativo.
La prima firma sotto l'interpellanza e' dell'onorevole Valerij Borshchev (gruppo Jabloko), membro del Partito Radicale transnazionale. Tra gli altri 94 deputati della Duma di Stato troviamo rappresentanti di tutti i gruppi parlamentari, tra i quali Grigorij Javlinskij, Mikhail Jur'ev, Sergej Ivanenko, Vladimir Lukin, Elena Mizulina, Vjacheslav Igrunov, Aleksej Arbatov, Mikhail Men', Igor' Lukashev, Viktor Shejnis e altri deputati del gruppo Jabloko; Julij Rybakov, Galina Starovojtova, Sergej Kovaljov, Sergej Jushenkov, Konstantin Borovoj, Nikolaj Gonchar e altri indipendenti; Aleksej Podberezkin, Ivan Nikitchjuk e altri comunisti; Jurij Parshakov, Viktor Vishnjakov e altri liberal-democratici; Oleg Gonzharov, Nikolaj Travkin e altri rappresentanti del Nash Dom Rossija ("La nostra casa Russia").
Probabilmente la Corte Costituzionale decidera' se esaminare l'interpellanza o meno dopo la fine delle vacanze estive. Dal momento dell'esame della legge l'applicazione delle normative contestate sara' sospesa.
Dichiarazione dei Nikolaj Khramov, coordinatore del Partito Radicale tradizionale per la Russia:
"Nella storia del parlamento russo e' la prima iniziativa nello spirito antiproibizionista e, comunque, un'iniziativa rivolta contro le piu' grave manifestazioni anticostituzionali e liberticida del proibizionismo. Siamo infervorati dal fatto che la nostra iniziativa ha avuto appoggio da parte dei deputati che appartengono ai gruppi e ai partiti diversi - Jabloko e Partito Liberal-Democratico, Partito Comunista della Russia e La scelta democratica della Russia. La linea Maginot tra i paladini della "guerra contro la droga" e i partigiani del buon senso e del Diritto passa sopra alle divisioni di partito. Per noi cio' vuol dire che e' venuto l'ora di mettere sull'agenda l'organizzazione del gruppo interparlamentare antiproibizionista alla Duma".
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