TUNISIA: DUPUIS "NON EMIGRAZIONE MA STATO DI DIRITTO"
DICHIARAZIONE DI OLIVIER DUPUIS, SEGRETARIO DEL PARTITO RADICALE E DEPUTATO AL PARLAMENTO EUROPEO
Roma, 28 luglio 1998. "Al di là delle fortissime perplessità che nutriamo nei confronti degli accordi sull'emigrazione siglati dall'Italia con i paesi dell'Europa orientale e mediterranei, nel caso della Tunisia i dubbi sono fuori luogo. Si tratta di un Paese che, più di ogni altro in quella regione, aveva - e avrebbe tuttora - tutte le carte in regola per avviarsi rapidamente verso la democrazia e lo stato di diritto. Invece, anche con la complicità - più o meno consapevole - dell'Unione europea in generale e di alcuni Stati membri in particolare, la Tunisia è sempre più prigioniera di logiche di potere e di sottopotere. Ogni voce dissidente viene messa a tacere, incarcerata o esiliata, contribuendo anche in questo modo a privare la Tunisia di quelle energie e intelligenze che potrebbero costituire l'alternativa. Alternativa non tanto all'attuale classe dirigente ma allo scenario tragico che essa sta sempre più prefigurando per il Paese nonché per se stessa."
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