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Conferenza Partito radicale
Manfredi Giulio - 31 luglio 1998
Da "La Stampa" di oggi:

"...Il presidente Milosevic ci ha detto che avrebbe smesso con le azioni militari. La nostra speranza è che le violenze cessino davvero e che riprenda al pi

più presto il dialogo tra Belgrado e Pristina.", ha dichiarato il segretario generale del ministero degli Esteri austriaco Albert Rohan, aggiungendo che la troika europea ha detto al presidente jugoslavo di essere rimasta choccata di fronte a quello che hanno visto a Malishevo,nel Kosovo centrale. "Una città semidistrutta, con caseincendiate e completamente deserta. Prima in quella zona vivevano dai 50 ai 60 mila civili albanesi. Non ne abbiamo trovato uno solo. Si tratta di una violenza eccessiva del tutto sproporzionata a qualsiasi obiettivo militare. Per questo abbiamo chiesto a Milosevic di non bombardare Junik, località al confine con l'Albania, assediata da giorni dalle forze jugoslave. Milosevic ha detto che non lo farà. In realtà non sappiamo quali erano i suoi obiettivi militari e se li abbia raggiunti. Possiamo solo aspettare un paio di giorni per vedere che cosa succederà...".

La dichiarazione ddel signor Rohan è un buon manifesto dell'impotenza e dell'inadeguatezza europea nei confronti di Milosevic: "Ilpresidente Milosevic ci ha detto...La nostra speranza è che...abbiamo chiesto a Milosevic .....". Ma è anche la prima testimonianza diretta di un autorevole rappresentante dell'Unione Europea rispetto alle violenze, alle distruzioni, alla "pulizia etnica" compiuta dai serbi in Kosovo. Occorre tenerlo presente, occorre che il Tribunale dell'Aja lo tenga presente.....

 
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