FERMA MILOSEVIC CON UNA FIRMA
LANCIATA LA CAMPAGNA INTERNAZIONALE DI RACCOLTA FIRME DEL PARTITO RADICALE PER L'INCRIMINAZIONE DI MILOSEVIC
Roma, 8 agosto 1998. Ieri la Croazia e la Bosnia. Oggi il Kosovo. Il mandante e il massimo responsabile politico di queste tragedie che non finiscono mai va fermato. Va incriminato per genocidio e crimini contro l'umanità. Va tradotto davanti al Tribunale penale per i crimini commessi nella ex Jugoslavia.
Il Partito Radicale lancia nelle strade e nei parlamenti di tutto il mondo una campagna internazionale di raccolta firme su una richiesta al Presidente e al Procuratore generale del Tribunale Penale di La Aja.
Il testo della richiesta di incriminazione:
ABBATTERE IL REGIME DI BELGRADO: RICHIESTA AL PRESIDENTE E AL PROCURATORE GENERALE DEL TRIBUNALE INTERNAZIONALE SULLA EX JUGOSLAVIA DI INCRIMINARE IL PRESIDENTE MILOSEVIC
Dieci anni fa, a Kosovo Polje, al 'campo dei Merli', il Presidente Milosevic lanciava al mondo il suo proclama d'intolleranza e di odio, le sue promesse di guerra, di morte e di distruzione.
Da allora la ex Jugoslavia, sottoposta al suo pugno di ferro e alla sua politica di distruzione e di pulizia etnica, è stata trascinata negli abissi di una barbarie che ora il mondo intero conosce.
Da Vukovar a Dubrovnik, dai campi di concentramento di Prijedor e Omarska a Srebrenica, la sua politica di pulizia etnica è stata messa in atto ovunque, con le armi e la violenza più efferata.
Durante questi dieci anni, il Kosovo non è stato risparmiato. Una repressione poco rumorosa quanto sistematica imposta dal regime di Belgrado ha privato di ogni diritto i due milioni di albanesi che hanno continuato - malgrado tutto - a voler vivere nel proprio paese.
Oggi nel Kosovo, come ieri in Croazia o in Bosnia, il Presidente Milosevic rilancia la sua politica d'intolleranza e di odio, di guerra e di sangue.
Occorre abbattere il regime nazionalcomunista di Belgrado. Occorre fermare l'aggressione del regime di Belgrado in Kosovo. Occorre restituire ai serbi la possibilità di ricostruire la democrazia e lo stato di diritto nel proprio paese. Occorre per questo fermare il Presidente Milosevic. Occorre neutralizzarlo, definitivamente. Occorre incriminare per genocidio e crimini contro l'umanità colui che è stato durante tutti questi anni interminabili il grande regista e il mandante della tragedia dei Balcani. Occorre farlo subito.
Ne va di ogni possibilità di libertà e di democrazia futura per il Kosovo come per la Jugoslavia, per i kosovari non meno che per i serbi. Ne va del diritto e della giustizia per l'intera comunità internazionale.
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