della Regione PiemonteEnzo Ghigo
Al Presidente
del Consiglio Regionale
Sergio Deorsola
Al Presidente
della Provincia di Torino
Mercedes Bresso
Al Presidente
del Consiglio Provinciale
Elio Marchiaro
Al Sindaco
di Torino
Valentino Castellani
Al Presidente
del Consiglio Comunale
Mauro Marino
Egregi Signori, Gentile Signora,
allegata alla presente troverete il testo di una petizione, predisposta dal Partito Radicale transnazionale (TRP, ONG di prima categoria all'ONU), richiedente l'incriminazione del Presidente della Repubblica Jugoslava di Serbia e Montenegro, Slobodan Milosevic, presso il Tribunale Penale Internazionale (TPI) dell'Aja, competente per i crimini commessi nei territori dell'ex-Jugoslavia a partire dal 1991. La petizione è uno strumento per affermare, contro silenzi, reticenze e ipocrisie, una semplice verità: il problema non è "il Kosovo", il problema è "Milosevic".
L'Occidente ripercorre, dopo 60 anni, gli stessi errori compiuti nei confronti di Hitler: anche allora, ci si rifiutava di "vedere" che il problema risiedeva a Berlino e si inseguivano il "problema Renania", poi il "problema Sudeti", poi il "problema Danzica", poi... come andò a finire tutti lo sanno, ma sono in pochi ad applicare quella costosa lezione agli avvenimenti degli ultimi dieci anni nell'ex-Jugoslavia. Si tratta di una rimozione tanto immorale quanto non conveniente: i 200.000 profughi kosovari, frutto dell'ennesima pulizia etnica serba, non sono fantasmi; quelli che sopravviveranno al caldo, alla fame, alla sete, alle mine, ai rastrellamenti cercheranno scampo negli Stati vicini; è ragionevole supporre (e il recente Rapporto dei servizi segreti italiani lo ha confermato) che, prima dell'inverno, in migliaia tenteranno di entrare in Italia, foraggiando le mafie transnazionali dei traffici di armi, droghe ...e carne umana.
Il problema, anche e soprattutto per gli Enti locali da Voi rappresentati, non è umanitario, ma è politico: occorre fermare Milosevic, occorre opporsi politicamente, qui ed ora, alla politica del regime di Belgrado, che ha prodotto in un decennio la più grande carneficina avvenuta in Europa dal 1945 ad oggi e che continua a seminare violenza e morte per il prossimo secolo.
In questi ultimi anni, gli Enti locali hanno fatto sentire la loro opinione ed il loro peso su svariati problemi della vita nazionale; hanno rivendicato con forza il loro ruolo non solamente amministrativo ma "politico"; lo facciano anche in questa occasione; diano espressione e voce allo sdegno e all'indignazione dei cittadini.
Vi invito, pertanto, a sottoscrivere la petizione ed a inviarla, a stretto giro di posta, al Partito Radicale (via di Torre Argentina 76, 00186 Roma); Vi invito, altresì, a fare dichiarazioni pubbliche a sostegno della campagna per l'incriminazione di Milosevic, nella consapevolezza che le prime vittime del dittatore di Belgrado sono stati, sono e saranno i cittadini serbi.
Ringraziando per l'attenzione e rimanendo in attesa di una cortese risposta, invio distinti saluti.
Giulio Manfredi
Partito Radicale