("Sole 24ore" di oggi)"Pristina - Come già nel maggio scorso, potrebbero riprendere i negoziati tra rappresentanti degli albanesi del Kosovo e Governo di Belgrado. Ieri è stato il leader kosovaro moderato Ibrahim Rugova a chiedere di ricominciare il dialogo con Slobodan Milosevic, per proteggere il suo popolo, sempre più in difficoltà a causa del protrarsi della guerra. Ma nella squadra negoziale annunciata da Rugova mancano i rappresentanti dell'Esercito di liberazione del Kosovo (Uck) e gli altri partiti che si oppongono alla linea moderata del leader della Lega democratica del Kosovo. Un'assenza grave, perchè la popolarità di quelle forze è in continua ascesa tra i kosovari, l'esatto contrario di quella di Rugova. Acomplicare le cose, l'Uck ha nominato sempre ieri una propria delegazione per le trattative con Belgrado, scegliendo come leader Adem Demaqi, una figura leggendaria tra i kosovari per i 28 anni trascorsi in carcere e soprannominato il <>.Il Kosovo quindi si presenta diviso ai negoziati con Milosevic, una debolezza che non gioca certo a suo favore. I colloqui di maggio si erano arenati sulla questione dell'indipendenza, cui Rugova non era disposto a rinunciare.Ora il leader kosovaro si presenta agli incontri dopo altri due mesi di sofferenze e sconfitte per il suo popolo, mentre Milosevic ha rafforzato la propria posizione negoziale".
L'inviata de "La Repubblica" intervista un comandante dell'Uck, tal Besniki: <>.