FERMA MILOSEVIC CON UNA FIRMA: CRESCE LA MOBILITAZIONE
Roma, 19 agosto 1998. Sono già oltre 200 le personalità di tutto il mondo e oltre 5.000 i cittadini che hanno sottoscritto la richiesta del Partito Radicale al Procuratore generale del Tribunale dell'Aja perché venga incriminato per genocidio e crimini contro l'umanità il presidente jugoslavo Slobodan Milosevic.
Nel momento in cui la maggior parte dei governi e delle diplomazie occidentali stanno attuando, rispetto alla tragedia del Kosovo, la stessa politica vile e irresponsabile che è stato la loro rispetto alla Croazia e alla Bosnia, questa iniziativa si configura sempre più come l'unica in grado di creare le premesse per riportare l'intera questione jugoslava alla chiave di lettura e di azione che avrebbe sempre dovuto essere quella dell'Unione europea, dei nostri governi: il diritto e la democrazia ovunque nei balcani, e in primo luogo a Belgrado.
Di seguito altre dichiarazioni, raccolte da Radio Radicale, di personalità che hanno firmato la richiesta di incriminazione di Milosevic:
Rocco Buttiglione, deputato e Presidente dell'Unione Democratica per la Repubblica: "Invito tutti a firmare questo appello. Credo che questa sia l'unica iniziativa che si può prendere, l'unica iniziativa che si può adottare per fare pressioni sul Governo italiano e sulla comunità internazionale affinché le donne, gli uomini, i vecchi e i bambini del Kosovo non vengano abbandonati a una situazione di drammatica oppressione. Questa oppressione ha molti aspetti che ricordano la Bosnia e la pulizia etnica. Si susseguono notizie di gente massacrata, e sono centinaia di migliaia le persone cacciate dalla propria terra. L'unico strumento che abbiamo a disposizione è questa iniziativa del Partito Radicale: usiamolo!"
Ferdinando Adornato, direttore di Liberal: "I motivi della mia adesione, che sembrano ovvi, non lo sono per le diplomazie europee. Questo è stato un secolo in cui le democrazie occidentali si sono accorte sempre con un certo ritardo dei fenomeni totalitari e della violenza di massa. Ho la sensazione che quando l'Europa è lasciata sola dagli Stati Uniti a gestire grandi questioni internazionali, dimostri tutta la pochezza delle sue classi dirigenti. In Europa non c'è un esercito europeo, non ci sono principi e valori davvero comuni, e succede che ogni volta che c'è una questione di libertà o intervengono gli Stati Uniti o il mondo non ne esce."
Antonio Baldassarre, Presidente emerito della corte Costituzionale: "Ho aderito alla campagna del Partito Radicale perché ritengo che il problema del Kosovo debba riguardare tutti i cittadini del mondo. Quella che Milosevic sta conducendo è una delle azioni più crudeli e più contrarie ai principi della convivenza umana che il mondo abbia conosciuto. Come la comunità internazionale non è rimasta indifferente di fronte ad altre crudeltà, così non può rimanere inerte ora."
Partito Radicale
Tel. 689.791
Fax. 6880.5396
www.radicalparty.org