da alcuni lanci dell'agenzia Adnkronos del 20 agosto:
LEVA: RADICALI, NO AI 'PRIVILEGI' DEL SERVIZIO CIVILE
AL VIA LA CAMPAGNA 'LEVA LA LEVA'
Roma - ''Leva la leva'' militare per eliminare con essa ''i consolidati privilegi delle associazioni di volontariato, delle associazioni culturali e degli enti di assistenza che utilizzano gli obiettori di coscienza con la certezza di disporre di forza lavoro a costo zero''. E' la proposta che il Partito radicale e il comitato 'Ne' giusta ne' utile' formalizzeranno a giorni in una raccolta di firme con successiva petizione al Parlamento, in una mozione alla Camera e al Senato, in due ricorsi alla Corte europea dei diritti dell'uomo e a quella del Lussemburgo in materia di concorrenza.
Valentina Piattelli, del comitato 'Ne' giusta ne' utile' e Olivier Dupuis, segretario del Partito radicale, hanno sostenuto la necessita' di passare ad un modello militare volontario e professionale (in attesa del concretizzarsi dell'ipotesi di un contingente comune europeo) in modo da risolvere una volta per tutte il problema dell'obiezione di coscienza e del servizio civile. Un istituto, questo, nato per affermare un diritto ma ormai trasformatosi per i promotori della campagna ''in uno strumento di assistenza all'associazionismo privato e del cosiddetto volontariato, determinando tra l'altro l'inquinamento del mercato del lavoro e l'alterazione delle regole della concorrenza''.
Gli animatori di 'Leva la leva' calcolano in circa 1.100 miliardi di lire la spesa che gli enti di volontariato e di assistenza dovrebbero sostenere per assumere personale qualora non potessero usufruire degli obiettori di coscienza. In quelle stesse strutture ''si libererebbero migliaia di posti di lavoro se le associazioni non potessero contare sugli obiettori''.
L'obiettivo di fondo dell'iniziativa, ha spiegato Valentina Piattelli, e' ''fare terra bruciata intorno al servizio civile''. E gli stessi militari, ha rilevato Olivier Dupuis, ''devono capire che l'obiettivo del Governo non e' l'ammodernamento delle forze armate per farle stare al passo con l'evoluzione europea, ma solo mantenere ben saldo il sistema che garantisce alle associazioni del servizio civile la forza lavoro costituita dagli obiettori di coscienza''.
La campagna 'Leva la leva' non si propone comunque di danneggiare le associazioni di volontariato, che ''potrebbero avere qualche carenza di organico nel breve periodo, ma alla fine l'abolizione del volontariato coatto regolato dallo Stato sara' un grande beneficio per l'associazionismo, che tornera' ad essere volontario ed indipendente, ritrovando cosi' gli ideali che dovrebbero essere alla base della sua azione. Vi sono del resto moltissime associazioni che hanno sempre funzionato e continuano a funzionare benissimo senza prendere al proprio servizio alcun obiettore di coscienza''.