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Conferenza Partito radicale
Orofino Veronica - 7 settembre 1998
COLPIAMO GLI STATI COMPLICI DI BIN LADEN
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colloquio con Henry Kissinger / Paolo Mastrolilli

Io non sono un sostenitore del presidente Clinton, e naturalmente penso che il problema globale del terrorismo non si risolva solo con i missili e le bombe. Però negli ultimi tempi gli Stati Uniti avevano ricevuto troppi colpi senza rispondere . dunque Clinton ha fatto bene >>.

A Washington c'è chi dice che l'America non ha più avuto una politica estera di lungo termine da quando lui ha lasciato il Dipartimento di Stato. Henry Kissinger , ex professore di Harvard, nato in Germania, è sempre una delle menti più lucide per ragionare della << sicurezza del mondo >>.

MA E' POSSIBILE PROFESSOR KISSINGER BATTERE OSAMA BIN LADEN E OGNI GENERE DI TERRORISMO CON I RAID?

Da un punto di vista dei mezzi a disposizione e dei numeri, i terroristi sono molto più deboli degli Stati intenzionati a combatterli . Naturalmente hanno dei vantaggi, come quello di poter colpire alle spalle restando nascosti, ma un paese come gli Stati Uniti non può arrendersi e rinunciare a rispondere.

CLINTON HA DETTO CHE IL NUOVO TERRORISMO E' MOLTO PIU' CONTROLLABILE E PERICOLOSO, PERCHE' HA A DISPOSIZIONE GLI STRUMENTI DELLA GLOBALIZZAZIONE.

Il presidente ha ragione a lanciare questo allarme, ma io continuo a pensare che gli Stati siano gli attori principali sulla scena internazionale . Da loro arrivano le minacce più pericolose, e da loro possono venire le soluzioni. E' impossibile pensare che un terrorista come Osama bin Laden abbia potuto organizzare gli attentati che ha portato a termine , senza l'aiuto di qualche Stato che lo ha protetto e favorito nelle sue operazioni. Quindi torniamo alla radice del problema, dove troviamo governi complici, o almeno disposti a chiudere gli occhi. Sono loro la minaccia principale e a loro deve rivolgersi una politica realistica di stabilità.

 
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