Da alcuni lanci dell'agenzia AGI del 25 settembre:
DROGA: ARLACCHI, RIDIMENSIONATI CARTELLI INTERNAZIONALI
Courmayeur (Ao) - "I tre piu' grandi cartelli criminali del mondo, nel campo della droga, colombiani, siciliani e cinesi del sud-est asiatico, o sono stati distrutti o sono stati drasticamente ridimensionati. Questo dimostra che nel campo delle risposte dello stato di diritto alle sfide della criminalita' internazionale, siamo sulla giusta strada". Lo ha sostenuto il sottosegretario dell'Onu, Pino Arlacchi, parlando al convegno sulle "risposte alle sfide della criminalita' transnazionale".
"Non vuol dire - ha proseguito il sociologo - che abbiamo sconfitto il fenomeno, significa solo che abbiamo sconfitto il mito dell'invincibilita'". Arlacchi ha infatti invitato a non cantare facilmente vittoria perche' "laddove le organizzazioni criminali sono in difficolta', ripiegano su altri settori, cambiando strategie". E cosi' dalla droga si passa alla corruzione, alla manipolazione e all'azione invisibile per sottrarsi alla giustizia.
"Finora abbiamo colpito il mito, la sfida del prossimo decennio e' colpirne le basi", ha aggiunto lo studioso. Arlacchi ha poi documentato le sue affermazioni, parlando della Bolivia e della Colombia. "In Bolivia i cartelli della droga negli anni Ottanta muovevano il 9,2% del prodotto nazionale lordo del Paese. Oggi muovono appena il 3%". In Colombia, ha riferito Arlacchi, "sono partiti dall'11% nel 1984, per scendere oggi al 2,6% del prodotto nazionale lordo. Di conseguenza: le economie di questi paesi non sono piu' condizionati dai trafficanti. Una tendenza supportata anche dal fatto che il valore delle droghe esportate dalla Bolivia eguagliavano l'87% del valore dell'esportazioni illegali. Oggi e' meno del 15%. In colombia eravamo al 100% nel 1984 e oggi siamo crollati al 21%".
Per Arlacchi dunque l'Italia "avra' un ruolo di guida nel processo della cooperazione internazionale perche' i risultati della lotta al crimine, negli ultimi 15 anni sono indiscutibili. Nel nostro Paese - ha sostenuto il sociologo - nessuno si e' accorto che tra il '90 e il '96 la criminalita' e' calata del 30%".
Al convegno si e' parlato anche del traffico degli esseri umani, inteso sia come sfruttamento che come introduzione clandestina nei vari Paesi. Sembra essere questa una nuova emergenza. Per il presidente del tribunale dei minorenni di Milano, il 10% delle prostitute extracomunitarie in maggioranza albanesi, ha dai 10 ai 15 anni. In generale il 30% e' minorenne. La soluzione fornita e' "imitare quanto si e' fatto nel campo della pedofilia, con l'ultima legge, quando si e' riusciti a smascherare l'organizzazione che attraverso l'informatica, agisce in tutto il mondo".
I lavori del convegno apertosi oggi e che termineranno domenica prossima sono stati aperti dall'ex ministro dell'Interno Virginio Rognoni il quale ha auspicato una risposta forte e unitaria della comunita' internazionale alle nuove sfide lanciate dalle reti criminali. Domani e' atteso il ministro di Grazia e giustizia, Giovanni Maria Flick, essendo il suo Dicastero tra gli organizzatori del convegno. (AGI)