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Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Roma - 26 settembre 1998
Tribunale Internazionale: agenzie di stampa

Da alcuni lanci dell'agenzia AGI del 26 settembre:

UN TRIBUNALE INTERNAZIONALE PER DIRITTI DONNE MONDO ARABO

Roma - Le donne del mondo arabo e le immigrate in Europa devono avere un'istituzione in grado di tutelarle in tutto il mondo. E' questo il principio alla base della proposta per la costituzione di un Tribunale Internazionale per i diritti delle donne del mondo arabo e le immigrate in Europa discussa alla Conferenza del colloquio Euro-Arabo "Deficit sociale e tensioni nelle relazioni euro-arabe" che si e' svolta a Manziana (Roma). All'iniziativa organizzata dall'Ead (Euro Arab dialogue from below) in collaborazione con l'Associazione per la Pace e l'Ong Tunisina "El Taller", hanno partecipato piu' di 70 esponenti di associazioni e organizzazioni europee e dei paesi arabi del Mediterraneo.

Durante la conferenza sono stati affrontati i temi dei diritti umani, democrazia, donna e salute, ruolo delle religioni, iniziative per la pace, giovani ed educazione. Al centro di tutte le discussioni e' stato posto il ruolo fondamentale delle migrazioni dai paesi arabi verso l'Europa, per la costruzione di un rapporto fra i Paesi che si affacciano sulle due sponde del Mediterraneo, fondato sulla cooperazione e lo sviluppo economico. Un ruolo reso difficile dalle chiusura delle frontiere, dalle condizioni di disagio economico e sociale, dai fenomeni di razzismo e xenofobia. Secondo i rappresentanti delle organizzazioni intervenute alla conferenza, senza una nuova cooperazione , fondata non piu' su opere occasionali e spesso improduttive ma sulla costruzione di un sistema economico regionale in grado di sviluppare occupazione e democrazia, non si puo' affrontare il fenomeno delle migrazioni al di fuori della questione dell'ordine pubblico.

L'istituzione di un Tribunale Internazionale per i diritti delle arabe e delle immigrate in Europa e' legato alla constatazione delle difficili condizioni delle donne che vivono in Paesi dove prevale una cultura diversa dalla nazione di origine e dal desiderio di emancipazione delle islamiche. Dai dibattiti sulla condizione femminile e' emersa la necessita' di costruire un dialogo fra donne europee, immigrate e arabe per favorire la democratizzazione degli istituti familiari, per la tutela della salute e il rispetto dei diritti umani, per l'elaborazione di progetti di cooperazione dal basso. L'Ead si prefigge lo scopo di migliorare la comprensione, cooperazione tra mondo arabo e quello europeo. Fra gli obiettivi c'e' quello di controbilanciare il diffondersi di tendenze che aumentano il divario e alimentano l'animosita' tra le due regioni. L'amicizia fra le due sponde influenza le relazioni fra europei e immigrati arabi che risiedono nel vecchio continente. Ead organizza quindi progetti trilaterali di dialog

o e scambio e di cooperazione che prevedono uguale rappresentanza di arabi, europei e immigrati arabi residenti in Europa. La dicitura, "From below", dal basso, si riferisce alle organizzazioni non governative e alle iniziative alla base del dialogo. La societa' civile ha infatti un ruolo centrale per i progetti di entrambe le regioni. Destinatari delle iniziative sono le donne, i giovani, coloro che lavorano nel campo dell'insegnamento, le municipalita' e le persone impegnate nel dialogo fra musulmani e cristiani. (AGI)

 
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