La gravita' dei piani Arlacchi sul crimine transnazionale non deve essere sottovalutata.
Da protagonisti della campagna sul tribunale internazionale noi radicali dovremmo concepire urgentemente una campagna in grado di affirmare una visione liberale del diritto internazionale, in alternativa agli strumenti giacobini che gia'sono nell'agenda della comunita'internazionale.
Altrimenti rischiamo che lo stesso tribunale internazionale si trasformi a medio termine in una istituzione pericolosamente irresponsabile, privata di "accountability"politica democratica. Sarebbe meglio tenere questo molto ben presente nella promozione delle ratifiche del tribunale internazionale.