PE/RAPPORTO D'ANCONA SULLE POLITICHE DELL'UNIONE IN MATERIA DI DROGA: SCONFITTI GLI ULTRA-PROIBIZIONISTI

DICHIARAZIONE DI OLIVIER DUPUIS E GIANFRANCO DELL'ALBA, DEPUTATI RADICALI AL PE

Strasburgo, 6 ottobre 1998. "Votando oggi il pur insufficiente rapporto d'Ancona sulle politiche europee in materia di droga il PE ha chiaramente respinto l'opzione moralista e ipocrita di un fronte ultraproibizionista europeo che va da tutti gli eletti svedesi ai settori più conservatori della destra.

Il rapporto d'Ancona fa infatti proprie le più avanzate esperienze della politica di "riduzione del danno" e ne raccomanda la massima diffusione, chiede di rivedere le convenzioni internazionali alla luce delle politiche effettivamente attuate negli stati membri nonché accoglie un emendamento radicale che inserisce il concetto di controllo dell'offerta o, in altre parole, della regolamentazione della produzione e della distribuzione.

Certo il risultato complessivo non è soddisfacento, frutto come è di uno dei soliti "compromessi" tra i due grandi gruppi del PE, quello socialista e quello popolare.

E' stato quindi impossibile per gli antiproibizionisti sostenere un testo che scambia con un richiamo moralistico ad una 'società senza droga', la lotta ad un sistema proibizionistico (400 miliardi di dollari di giro d'affari annuo, l'8 % del PIB annuo mondiale) e alle sue tremende conseguenze in termini di distruzione dello stato di diritto, delle economie legali, delle strutture giudiziarie, politiche, di polizia, giornalistiche dei paesi produttori come di quelli consumatori."

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