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Partito Radicale Roma - 8 ottobre 1998
Kosovo/Risoluzione PE: agenzie di stampa

KOSSOVO: STRASBURGO PER RAID E INCRIMINAZIONE MILOSEVIC

Strasburgo, 8 ottobre - Intervento militare nella provincia del Kossovo e l'incriminazione del presidente jugoslavo Slobodan Milosevic da parte del Tribunale per i crimini di guerra dell'Aja. Queste le richieste contenute in una risoluzione votata oggi a grande maggioranza dal Parlamento europeo a Strasburgo, nella quale viene anche condannata la ''brutale aggressione delle forze di sicurezza serbe''. Il Parlamento ha inoltre espresso ''profonda delusione per l'inadeguata reazione alla crisi del Kossovo da parte del Consiglio dei ministri dell'Unione Europea''. Il documento richiede infine ai Paesi membri dell'Unione Europea di non rimpatriare i profughi del Kossovo, poiche' non puo' essere garantita loro la sicurezza, e protesta contro le recenti minacce di Belgrado di trattare i media indipendenti, che operano nella provincia, come nemici e agenti al servizio della Nato.

Immediata la reazione del Partito radicale transnazionale che da tempo si batte per l'incriminazione di Milosevic e che ha organizzato per sabato alle 11 una manifestazione davanti a Palazzo Chigi, per raccogliere altre firme a favore dell'incriminazione. Il segretario del Partito radicale e deputato europeo, Olivier Dupuis, ha dichiarato che ''finalmente il Parlamento propone una linea politica ad un Consiglio, ad una Commissione e agli Stati membri che fino ad ora non ne hanno avuta nessuna''. Dupuis ha affermato ancora che ''non ci sara' soluzione alla questione del Kossovo fintanto che non ci sara' democrazia a Belgrado e non ci sara' democrazia a Belgrado fintanto che il regime di Milosevic non sara' abbattuto''. (Adnkronos)

KOSOVO: STRASBURGO, TPI INDAGHI MILOSEVIC PER CRIMINI GUERRA

Strasburgo, 8 ottobre - L'Europarlamento ha lanciato oggi un appello alla comunita' internazionale perche' il tribunale dell'Aja indaghi sui presunti crimini di guerra e contro l'umanita' di cui sarebbe responsabile il presidente jugoslavo Slobodan Milosevic.

L'assemblea dell'Ue e' la prima istituzione politica internazionale a prendere posizione esplicitamente in favore del deferimento di Milosevic al Tribunale penale internazionale (Tpi) per i crimini di guerra nell'ex-Jugoslavia. L'appello al presidente e al Pm ''di indagare sulle accuse di crimini contro l'umanita' e crimini di guerra lanciate nei confronti di Milosevic'' e' stato approvato a larga maggioranza dagli eurodeputati, per iniziativa di tutti i grandi gruppi ad eccezione di quello comunista: fra i firmatari della risoluzione vi sono per gli europopolari il presidente del Ppi Gerardo Bianco e per gli eurosocialisti il vice-presidente dell'Europarlamento Renzo Imbeni (Ds).

L'appello ai giudici dell'Aja perche' Milosevic venga posto penalmente di fronte alle proprie presunte responsabilita' nella spirale di violenza che ha colpito i Balcani negli ultimi anni e negli ultimi mesi il Kosovo e' accompagnato nel documento dell'Europarlamento da una constatazione politica: ''Milosevic non rappresenta piu' una soluzione, ma anzi un problema'' per i Balcani.

La risoluzione dell'Europarlamento e' pero' meno esplicita sulle 'basi giuridiche' (con o senza un mandato Onu esplicito) di un possibile intervento Nato nel Kosovo, un punto sul quale le forze politiche europee e soprattutto le sinistre sono divise.

Nel documento quindi l'assemblea comunitaria ''approva i preparativi per un intervento militare Nato'' e invita i paesi membri a ''adottare tutte le misure necessarie per bloccare la brutale aggressione del regime di Belgrado contro la popolazione civile del Kosovo''.

Ma subito dopo la risoluzione chiede ''una decisione del Consiglio di Sicurezza... che consenta l'uso delle forze militari che si ritiene possano essere necessarie'' per garantire il rispetto da parte di Belgrado dell'ultima risoluzione delle Nazioni Unite.

Per i popolari Bianco e' intervenuto dopo il voto per chiedere ''un deciso intervento della Nato''. Il Partito radicale, all'origine della campagna per l'incriminazione di Milosevic all'Aja, ha invece affermato in una nota che ''non ci sara' soluzione nel Kosovo senza democrazia a Belgrado'', cioe' ''fino a quando il regime di Milosevic non sara' abbattuto''. (ANSA)

 
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