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Partito Radicale Centro Radicale - 9 ottobre 1998
PE/Kossovo/Dibattito/intervento di Olivier Dupuis

Mercoledì 7 ottobre 1998.

Dichiarazione del Consiglio e della Commissione sulla situazione in Kossovo. Dibattito col Parlamento europeo.

Intervento di Olivier Dupuis a nome del Gruppo ARE

Dupuis: Signor Presidente, Signora Presidente del Consiglio, Signor Commissario, penso che siamo in pieno delirio. Durante sei mesi, abbiamo avuto come unica politica quella dello struzzo. Oggi mostriamo i muscoli. Per fare cosa? Si bombarderà per rafforzare Milosevic, per rafforzare il suo regime. E' la politica di Ponzio Pilato. Ancora una volta, è non volere vedere il problema fondamentale, in altre parole: fin che non ci sarà democrazia a Belgrado, non ci sarà soluzione per il Kossovo, come non ci sarà soluzione per l'insieme della popolazione della Iugoslavia. Bisognerebbe finalmente capirlo. Bisognerebbe cominciare a prendere delle misure, a elaborare una politica. Milosevic ha la sua, che penso non sia inutile ricordare: in Bosnia, Milosevic ha fatto tutto, giorno dopo giorno, per arrivare all'Accordo di Dayton, a una divisione della Bosnia; oggi, dopo tre anni di applicazione di questo accordo, nessuno può pretendere che stia dando dei risultati. Meno del 20% delle persone fuoriuscite sono rientrate

nel loro paese. Ci parlano di bei programmi, HOME, etc., che dovrebbero permettere ai 300.000 rifugiati kossovari di tornare nella loro regione. Milosevic non lo permetterà. Milosevic sta conducendo in Kossovo una politica di spartizione. E' pronto a cedere la parte non utilizzabile del Kossovo in cambio del 40 o 50% dei territori, quelli che si trovano lungo la frontiera col Montenegro, quelli che comprendono le ricche miniere del Kossovo, quelli che, per caso, ospitano i monasteri ortodossi e quelli che, sempre per caso, gli permetterebbero di rafforzare il proprio controllo su un alleato sempre più reticente: il Montenegro. E' questa la politica di Milosevic. E' molto chiara.

Di fronte a questo, l'Unione europea non ha alcuna politica. Ci stiamo comportando in maniera razzista: consideriamo che i serbi non hanno diritto alla democrazia e continuiamo, giorno dopo giorno, a condannarli ad essere governati da un regime nazionalcomunista; la sola cosa che dovevamo fare, è abbattere questo regime. Molto meglio dei missili "Exocet", molto meglio dei missili americani "Tomahawk", esiste un missile che può funzionare senza far scorrere una sola goccia di sangue: si chiama "mandato di cattura", unitamente alla presentazione di Milosevic, direttamente da Belgrado a L'Aia, davanti al Tribunale penale internazionale. Ciò' non richiede un finanziamento speciale. E' una misura politica che l'Unione europea può prendere domani mattina mandando i segnali opportuni.

(Applausi)

 
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