KOSSOVO: DIMOSTRAZIONE DEL PR A ROMA

Roma, 10 ottobre - Questa mattina, alle ore 11, a Roma, dinanzi all'ambasciata statunitense (in via Veneto), il Partito radicale terra' una manifestazione per sostenere la richiesta di incriminazione del presidente jugoslavo Milosevic di fronte al Tribunale dell'Aja.

I manifestanti trasporteranno dinanzi all'ambasciata un enorme missile di cartapesta, per simboleggiare ''l'intervento'' piu' efficace che la comunita' internazionale e gli Stati membri della Nato hanno a disposizione per fermare la tragedia in Kossovo.

L'appello per l'incriminazione di Milosevic e' stato sinora sottoscritto da oltre 30.000 cittadini europei, fra cui 387 parlamentari e centinaia di personalita' del mondo della cultura e della scienza. (Adnkronos)

KOSOVO: MANIFESTAZIONE RADICALE A ROMA CONTRO MILOSEVIC

Roma, 10 ottobre - Un missile di cartapesta lungo quattro metri e' diventato il protagonista stamane della manifestazione organizzata dal partito Radicale davanti all'ambasciata Usa a Roma per sostenere la richiesta di incriminazione del presidente jugoslavo Slobodan Milosevic davanti al Tribunale dell'Aja.

Circa 200 persone hanno aderito alla manifestazione, la prima di una serie previste in altre citta' europee per sensibilizzare l'opinione pubblica e i governi sulla necessita' di ''portare democrazia non solo nel Kosovo ma anche in Serbia'' ha dichiarato il segretario del partito Radicale europeo e eurodeputato Olivier Dupuis.

''Non siamo qui perche' intendiamo manifestare contro gli americani - ha detto Dupuis - anzi la nostra presenza indica il nostro appoggio per la volonta' politica che dimostra Washington nel risolvere la crisi''. ''Siamo pero' contro i bombardamenti aerei - ha aggiunto - perche' tale strategia puo' giovare solo a Milosevic e colpirebbe invece la popolazione innocente''.

Dupuis ha ricordato come il partito Radicale abbia gia' raccolto piu' di 30.000 firme per la petizione diretta al tribunale dell'Aja per chiedere l'incriminazione di Milosevic come criminale di guerra. Oltre 400 parlamentari di diversi paesi europei hanno sottoscritto la petizione. (ANSA)