LAVORO: MINORI-BENETTON; PARTITO RADICALE, BENE MA LA CINA?
Roma, 13 ottobre - Molta manodopera minorile ''viene sfruttata in Cina, anche da aziende italiane ed europee, ma nessuno o quasi ha voluto dire alcunche'''. A denunciarlo e' il consigliere generale del Partito Radicale Transnazionale Paolo Pietrosanti, secondo il quale la denuncia dell'utilizzazione di manodopera minorile in Turchia per le produzioni Benetton e' ''assolutamente lodevole'', ma non vanno dimenticate realta' altrettanto tragiche come, appunto, quella cinese.
''E' noto che molta manodopera minorile viene sfruttata in Cina anche da aziende italiane - afferma Pietrosanti - ma nessuno ha avuto alcunche' da dire''. Oltre 800.000 cinesi, sottolinea il responsabile dei radicali, sono ''schiavi e sfruttati dal regime comunista di Pechino. Eppure premier e ministri italiani hanno incontrato, con seguito sterminato di imprenditori, i massimi leader cinesi senza a loro imputare alcuna responsabilita' per massacri e delitti contro i diritti dei lavoratori''. Pietrosanti si chiede, dunque, se ''per le coscienze democratiche vi siano forse esistenze e vite che vanno tutelate piu' di altre. Vi sara' pure - dice - un motivo per questo usare due pesi e due misure''. Quel che e' stato denunciato per la Turchia ''va combattuto, ma sarebbe una buona occasione - conclude Pietrosanti - per cessare di darsi buona coscienza a buon mercato e per guardare alle travi e non piu' solo alle pagliuzze negli occhi propri e altrui''. (ANSA)