Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
lun 28 lug. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Rinascimento - 22 ottobre 1998
DI SEGUITO LA LETTERA DI EMMA BONINO AL PRESIDENTE D'ALEMA

Bruxelles, 21 ottobre 1998

Caro Presidente,

l'invito a far parte del tuo Governo mi ha onorato, e ha onorato anche le ragioni e le idee mie e della mia parte. E' stato un atto sicuramente non scontato, che va oltre l'occasione e il contenuto, pur così importanti, coinvolgendo nodi politici e civili che da decenni caratterizzano e ipotecano la vicenda italiana.

Tengo a dartene pubblicamente atto, ed a ringraziartene.

Abbiamo preso in considerazione quest'invito senza scontatezze e automatismi. Con Marco Pannella, di cui hai direttamente voluto sollecitare l'attenzione, abbiamo quindi cercato subito e lungamente di esplorare senza pregiudizi la possibilità di cogliere l'occasione politica che così offrivi un po' a tutti e non solamente a noi ed al tuo Governo.

Tu sai quanto noi riteniamo necessario e urgente tornare ad assicurare all'Italia un minimo di Stato di diritto e la Riforma liberale e radicale, senza di che un cinquantennale regime ormai rischia - a nostro avviso - di travolgerci. Per questo, anche la più tenue possibilità di operare in corresponsabilità e collaborazione con la maggioranza di Governo ci è apparsa e appare preziosa, da valutare con doveroso coraggio e rigore. Il che abbiamo fatto, giungendo però alla conclusione che accettare l'invito non sarebbe stato adeguatamente motivato e per vari motivi opportuno.

A prescindere da altre importanti considerazioni, è determinante il fatto che ho da esercitare ancora per quattordici mesi la mia responsabilità e i miei compiti di Commissaria europea. Abbandonarli non mi sembra saggio e utile neanche per voi e per lo stesso mio Paese.

Questo mio impegno di grande responsabilità e respiro, mi ha costretto (più ancora che offerto) e mi costringe a fornire il meglio di me, politico e non solo. Hai avuto la generosità di darmene atto, anche per la mia storia, per le mie speranze e per la mia parte, ma devo e voglio continuare fino all'ultimo giorno ad adempiere alle funzioni di Commissaria europea.

Auguri sincerissimi a te e al Paese. Spero che d'ora in poi, ben più che nel passato, mi sarà possibile collaborare e dialogare con te sorridendo di fronte ad una situazione certamente ormai superata, convinta di non dover più fare anticamere di notti e giorni sui marciapiedi di Palazzo Chigi.

Emma Bonino

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail