Carta europea per le lingue minoritarie [European charter for regional languages - see summary below; Charte europèenne pour les langues minoritaires - voir resumé au fond]
ANCHE L'ITALIA DEVE FIRMARE LA CARTA EUROPEA DELLE LINGUE MINORITARIE
In questi giorni l'Associazione per i Popoli Minacciati sta sensibilizzando il Comune e la Provincia di Firenze e la Regione Toscana affinchè stimolino il nuovo governo a firmare la Carta Europea per le Lingue Regionali o Minoritarie. Tale documento, approvato dal Consiglio d'Europa nel 1992, rappresenta oggi lo strumento centrale per la tutela delle minoranze linguistiche (circa 100.000.000 di persone, quindi 1/7 dell'intero continente). Il documento è entrato in vigore il 1· marzo 1998 grazie all'adesione di: Austria, Cipro, Croazia, Danimarca, Finlandia, Germania, Liechtenstein, Lussemburgo, Macedonia, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Romania, Slovenia, Spagna, Svizzera, Ucraina e Ungheria.
Fra i pochi paesi dell'Unione Europea che non hanno ancora aderito a questo documento figurano l'Italia e la Francia. In ogni caso, il premier francese Lionel Jospin, alla fine di settembre, ha annunciato la ferma intenzione di firmare la Carta, cosa per la quale sarà necessario procedere a una riforma
dell'art. 2 della Costituzione. L'Italia, al contrario, rischia di rimanere sola nel proprio rifiuto. E' quindi per questo che l'Associazione per i Popoli Minacciati ha dato il via a una campagna di sensibilizzazione - diretta ai cittadini e agli organi amministrativi della Toscana - perchè il nuovo governo sia stimolato a firmare la Carta Europea per le Lingue Regionali o Minoritarie.
Nello stesso tempo, l'APM manifesta il suo appoggio alle manifestazioni che si svolgeranno in varie città della Francia sabato 24 ottobre, quando i movimenti autonomisti alsaziani, baschi, bretoni, catalani, corsi, fiamminghi e occitani chiederanno che il governo Jospin tenga fede alla promessa fatta
e firmi la Carta in tempi brevi.
Se perfino un paese di rigida tradizione centralista come la Francia si dimostra favorevole, il rifiuto dell'Italia - che fra l'altro vanta un valido esempio di autonomia come quello sudtirolese - appare del tutto ingiustificato e inaccettabile. Anche se purtroppo bisogna sottolineare che l'articolo 6 della Costituzione (che recita "La repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche") è stato attuato solamente per le 3 minoranze di confine (Sloveni, Sudtirolesi e Valdostani), mentre le altre dovranno aspettare chissà quanto.
-------------------------------------------------------------------------
ENGLISH SUMMARY: The Italian branch of the Society for Threatened Peoples launched a campaign for the signing of the European Charter for Reguional and Minority Languages. It supports the initiatives promoted by French-based minorities on October 24th.
RESUME': La section italienne de l'Association pour les Peuples Ménacés lance une initiative pour la signature de la Charte Européenne pour les Langues Régionales et Minoritaires. Elle soutient les manifestations des minoités de France qui vont se derouler le 24 octobre.