Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
ven 25 lug. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Olivier - 16 novembre 1998
Kosovo/conferimento della cittadinanza onoraria a Hoti: proposta di mozione

PROPOSTA DI MOZIONE

Oggetto: CONFERIMENTO DELLA CITTADINANZA ONORARIA A UKSHIN HOTI

Premesso che:

- la campagna transnazionale per l'incriminazione del Presidente della Repubblica Federale di Jugoslavia Slobodan Milosevic da parte del Tribunale Internazionale dell'Aja per crimini contro l'umanità è in costante crescita: dal 14 agosto al 14 novembre, in soli tre mesi, sono stati oltre 60.000 i cittadini europei ad aver sottoscritto la relativa petizione;

- l'incriminazione di Milosevic e la sua conseguente e auspicabile uscita dalla scena politica ha come obiettivo il ristabilimento della democrazia e dello Stato di diritto in Serbia, Montenegro e Kosovo, nella consapevolezza che, dopo dieci anni di dittatura nazionalcomunista a Belgrado, è Slobodan Milosevic il vero e unico nemico dei cittadini serbi: all'azzeramento di qualsiasi dialettica democratica corrisponde una situazione economica disastrosa, con povertà diffusa e dominio delle mafie di regime;

- in tale contesto, è quanto mai necessaria e urgente ogni iniziativa di solidarietà concreta nei confronti di quei dissidenti che, in modo tanto rigoroso quanto nonviolento, hanno posto in questi anni il problema dell'affermazione della democrazia e dello Stato di diritto per il Kosovo e per l'intera (ex) Jugoslavia; a tal riguardo, la figura e la storia di UKSHIN HOTI sono esemplari e illuminanti:

UKSHIN HOTI nacque nel 1943 a Kruashe e Madhe (Rahovec), in Kosovo. Seguì le scuole superiori a Prizren e Pristina. In seguito frequentò la Facoltà di Scienze Politiche di Zagabria, per poi trasferirsi a Belgrado, dove compì due anni di studi post-universitari nel campo delle Relazioni politiche ed economiche internazionali. Successivamente si specializzò per un anno nelle università americane di Chicago e Washington, lavorando poi come ricercatore scientifico indipendente all'Università di Harvard e partecipando a numerosi incontri organizzati da membri del Congresso e da altri politici americani. Nella seconda metà degli anni '70 insegnò a Pristina presso le Facoltà di Giurisprudenza e Filosofia e presso la Scuola Politica "Eduard Kardel". Ricoprì la carica di ministro provinciale per gli Affari Esteri e fece parte di tutti i forum federali per la politica internazionale.

UKSHIN HOTI fu arrestato per la prima volta dalle autorità jugoslave nel novembre 1981, con l'accusa di "attività ostili contro lo Stato". La sua colpa era di aver perorato, assieme agli studenti, la creazione della Repubblica del Kosovo all'interno della Federazione jugoslava; secondo HOTI, solo il passaggio istituzionale da "provincia autonoma" a "Repubblica" avrebbe consentito al Kosovo di recuperare il distacco economico abissale esistente nei confronti delle altre repubbliche, causa di una costante emigrazione che depauperava ancor di più la società e l'economia. Egli, inoltre, prese le difese degli studenti maltrattati, perseguitati, arrestati e condannati a pesanti pene per puri e semplici reati di opinione. Fu a sua volta arrestato, giudicato e condannato a nove anni di prigione; la Corte Suprema fu costretta ad ammettere che la sentenza era priva di qualunque fondamento giuridico e gli ridusse la pena a 3 anni e mezzo. Uscito di prigione, HOTI, rimasto senza lavoro, dovette tornare nel suo villaggio

natale, dove visse in condizioni di totale isolamento e ostracismo. Tra il 1988 e il 1989, i servizi segreti serbi fomentarono nei suoi confronti una campagna di diffamazione sulla stampa di Belgrado, accusandolo di essere al servizio dell'Albania. HOTI rispose a queste accuse con un saggio teorico in cui chiedeva l'apertura di istituzioni democratiche di stampo occidentale.

Nel 1990, a Lubiana, collaborò alla riviste albanesi "Alternativa", "Republika" e "Demokracia Autentike - DeA". Pubblicò il suo saggio politico "L'anno 1981 e i processi della democrazia", in cui metteva in risalto che i giovani albanesi avevano chiesto e chiedevano solamente l'"uguaglianza nazionale" nei confronti delle altre parti della Jugoslavia; è utile qui ricordare che HOTI, fino allo smembramento della Jugoslavia nel 1991, sosteneva posizioni moderate, in un contesto politico in cui, invece, la creazione della "Grande Albania" sembrava essere perfettamente realizzabile. Nel 1991, HOTI fece ritorno in Kosovo, dove scrisse saggi politici e tenne corsi di sociologia politica all'Università di Pristina. Nel nuovo contesto derivante dallo smembramento della federazione jugoslava, HOTI iniziò a propugnare l'unificazione della nazione albanese in un unico Stato, attraverso mezzi democratici e pacifici.

Durante i mesi di marzo e aprile 1993, HOTI fu nuovamente imprigionato, dopo essere stato condannato per aver organizzato, l'anno precedente, una manifestazione di omaggio ai caduti del movimento per la democrazia. Nel 1994 fu invitato a mettersi alla guida del Partito di Unità Nazionale (UNIKOMB); alla vigilia della sua investitura alla presidenza del partito, il 17 maggio, fu arrestato, con l'accusa di essere membro di due organizzazioni dichiarate clandestine, l'UNIKOMB e il LPRK. Durante il processo fu dimostrato che l'UNIKOMB è un partito legale e che HOTI non era membro dell'LPRK; il tribunale serbo lo condannò comunque, nel settembre 1994, a una pena di 5 anni di prigione, senza alcuna prova, imputandogli di "avere intrapreso azioni incriminate come azioni di preparazione all'esito penale di messa in pericolo dell'integrità territoriale" (sic). La vera colpa di UKSHIN HOTI è di non aver mai incitato alla violenza e di non essersi mai rassegnato alla sottomissione. Per questa grave colpa è stato candid

ato al Premio Sacharov 1998 del Parlamento Europeo. Attualmente è recluso preso il carcere serbo di Dubrave, a Istog, in Kosovo.

Tutto ciò premesso, il Consiglio Comunale di ..............

ritenendo indispensabile ed urgente una grande mobilitazione pubblica a sostegno di tutti coloro che in Kosovo, in Serbia e in Montenegro si battono con strumenti nonviolenti per l'affermazione della democrazia e dello Stato di diritto;

essendo, altresì, consapevole che per troppo tempo le democrazie occidentali hanno lasciato soli nella loro lotta i democratici del Kosovo, della Serbia e del Montenegro, fornendo addirittura sostegno e credito politici ed economici a Slobodan Milosevic;

giudicando essenziale che tale mobilitazione pubblica passi anche attraverso un atto formale del Consiglio Comunale di ................, con cui la Città affermi la propria attenzione e la propria responsabilità nei confronti della vicenda esemplare di UKSHIN HOTI, sulla scorta della propria secolare storia politica, culturale e civile di difesa del diritto e della democrazia;

CONFERISCE LA CITTADINANZA ONORARIA DI ............ A UKSHIN HOTI,

ai sensi dell'art. .... dello Statuto della Città di .............

Impegna il Sindaco:

- a trasmettere il presente atto: al Presidente del Consiglio dei Ministri; al Ministro degli Affari Esteri; all'Ambasciatore della Repubblica Federale di Jugoslavia in Italia;

- ad adoperarsi per far giungere pronta comunicazione del presente atto al signor UKSHIN HOTI, invitandolo, appena avrà riacquistato la libertà di movimento, a far visita alla "sua" città .

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail