KABILA. PARTITO RADICALE: SI' ALLA MEDIAZIONE, NO ALL'ASSOLUZIONE PREVENTIVA
Dichiarazione di Olivier Dupuis, segretario del Partito Radicale e deputato europeo:
Roma, 22 novembre 1998. "Apprendiamo da "La Repubblica" di oggi che il Presidente del Congo Laurent-Désiré Kabila è in procinto di arrivare in Italia, dove incontrerà il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro ed il Ministro degli Esteri Lamberto Dini nel quadro del "tentativo italiano di mediazione per fermare la guerra nel Congo".
Sull'intera vicenda è forse il caso di svolgere alcune rapide considerazioni: non vi è alcun dubbio sul fatto che in queste ore, nell'ex Zaire, sia in corso di svolgimento una sorta di inedita e sanguinosissima "guerra mondiale africana", le cui responsabilità non possono essere fatte esclusivamente ricadere sul regime di Kabila, ma devono essere in buona parte attribuite anche al Ruanda e all'Uganda; d'altra parte, tuttavia, non vi è neppure alcun dubbio sul fatto che sul dittatore congolese gravi il pesante sospetto di avere ordinato massacri di proporzioni letteralmente inimmaginabili, il che, per così dire, non fa di lui il "naturale garante" di una soluzione della crisi della regione dei Grandi Laghi nel segno del diritto e della libertà.
Per questo, occorre chiarire una volta per tutte che la mediazione italiana, che pure non deve essere aprioristicamente condannata, non può in alcun modo rappresentare una sorta di salvacondotto, di "assoluzione preventiva" o, per così dire, di "indulgenza plenaria" rispetto alle responsabilità di Kabila e a quelle degli uomini del suo regime".
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