LA MORTE DI GALINA STAROVOJTOVA. PARTITO RADICALE: LA "RUSSIA DELLA SPERANZA" E LA "RUSSIA DELLA BARBARIE"
Dichiarazione di Olivier Dupuis, segretario del Partito Radicale e deputato europeo:
Bruxelles, 23 novembre 1998. Il brutale assassinio di Galina Starovojtova rappresenta l'ennesima dolorosa conferma dell'esattezza delle nostre denunce: in una Russia sempre più saldamente in mano ai restauratori del comunismo, ai nazionalisti antisemiti e alle organizzazioni criminali, non sembra esserci più molto spazio per un'alternativa di diritto e di libertà. Anzi, lo strumento di "lotta politica" nei confronti dei pochi esponenti autenticamente democratici e liberali sembra essere sempre più regolarmente quello della eliminazione fisica.
Come radicali siamo particolarmente colpiti dalla scomparsa dell'esponente di "Russia Democratica". Non possiamo infatti dimenticare il suo impegno al fianco del Partito Radicale transnazionale in numerose battaglie, da quella per la libertà del Tibet e la democrazia in Cina a quella per l'istituzione del Tribunale penale internazionale per i crimini contro l'umanità, da quella sul fronte antimilitarista a quella sull'antiproibizionismo in materia di droghe, fino al recente - generoso e costosissimo - appoggio alla campagna per l'incriminazione del dittatore nazional-comunista serbo Slobodan Milosevic.
Nell'esprimere quindi tutto il nostro cordoglio, ci auguriamo soltanto che, con la morte della Starovojtova, la "Russia della speranza" non sia stata definitivamente sconfitta dalla "Russia della barbarie".
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