SE LA LEVA E UNA TASSA ABOLIAMOLA DEL TUTTO E ISTITUIAMO IL VOLONTARIATO
Luigi Caligaris, Generale ed Eurodeputato
La Nazione, 30 novembre 1998
Prendo atto del supponente intervento della Presidenza del Consiglio dei Ministri sul mio articolo sulla difesa civile. Non offre fatti diversi da quelli da me descritti, ma solo una loro diversa lettura, in chiave statalista e paraconfessionale contraria alla mia, laica e liberale. In democrazia ben vengano i diversi pareri, saranno I lettori a decidere chi più li convince. Inviterei però il dottor Bertolaso a riflettere su alcuni punti. Davvero crede che I centomila giovani e più che obietteranno lo faranno per servire diversamente la Patria? Se per il Ministro della Difesa la leva in armi è una tassa da abolire perché mai le deve sopravvivere la leva civile? Se non pochi obiettori optano per assistere deboli e anziani, perché non pagarli come addetti a servizi socialmente utili e perché non dare alla loro opera genuino carattere di volontariato, senza nessuna legge che li costringa? Quanto al voto di scambio, che avrebbe mai detto qualcosa prima di Mani Pulite? Come mai in nessun altro paese europeo o ame
ricano i giovani sono stati costretti a obiettare come ha voluto da noi la Consulta (che ne dice per latro dell'indagine Istat sul parere in merito dei giovani italiani citata nel mio pezzo?) Lei, implicitamente chiede di fidarsi di Lei e di non disturbarla oltre. Mi dispiace ma non la accontenterò, come il nostro si vanta di essere, il diritto di critica è irrinunciabile. Come il dovere di essere cortesi.