(AGI/AP) - Bruxelles, 8 dic. - Nel 1994 l'Onu sapeva che sistava preparando il genocidio in Ruanda ma non intervenne. Lo
sostengono una parlamentare americana e uno belga che hanno
chiesto alle Nazioni Unite di avviare un'indagine interna per
individuare quelle persone che non fecero nulla per cercare di
impedire il massacro di 500.000 persone. Alla vigilia del 50mo
anniversario della Convenzione internazionale sui genocidi, il
senatore belga Alain Destexhe e la parlamentare americana,
Cynthia McKinney, hanno presentato un documento in cui si
identificano quelli che loro hanno definito 'i progettisti del
genocidio'. (AGI)
- Bruxelles, 8 dic. - Durante il genocidio di Stato
furono uccise mezzo milione di persone, in gran parte tutsi ma
anche hutu. I parlamentari hanno chiesto che il segretario
generale dell'Onu, Kofi Annan, istituisca una commissione
d'inchiesta per scoprire perche' le Nazioni Unite non fecero
nulla pur sapendo che c'erano elementi legati al governo hutu
che stavano pianificando il massacro dei tutsi.
"Qual e' l'uso della Convenzione sui genocidi se non si fa
nulla quando accadono?", si e' chiesto Destexhe. "E' di
fondamentale importanza sapere che cosa le Nazioni Unite e gli
Stati Uniti sapevano della possibilita' di genocidio e di
assassinii di massa in Ruanda e perche' non fecero nulla per
prevenirli", gli ha fatto eco la McKinney.
I due parlamentari sostengono di aver avuto "un memorandum"
da alcuni uffici della Missione di Assistenza delle Nazioni
Unite in Ruanda datato 17 febbraio 1994 in cui si parlava di uno
'squadrone della morte' istituito dagli hutu. (AGI)
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